ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00723

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 324 del 08/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/04/2020
Stato iter:
09/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/04/2020
Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 09/04/2020
Resoconto MARTELLA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/04/2020
Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/04/2020

SVOLTO IL 09/04/2020

CONCLUSO IL 09/04/2020

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00723
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Mercoledì 8 aprile 2020
modificato
Giovedì 9 aprile 2020, seduta n. 325

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   con decreto del 4 aprile 2020 è stata istituita dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega in materia di informazione ed editoria, una «Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al COVID-19 sul web e sui social network»;
   il tema della disinformazione riveste una particolare delicatezza e rilevanza, perché inerisce all'essenza stessa della democrazia. Incide sulla formazione dell'opinione pubblica, riguardando la libertà di espressione e di stampa, vale a dire la libertà di informare e di essere informati, che è garantita dall'articolo 21 della Costituzione ed è insuscettibile di limitazione, se non alla stregua di quanto previsto dalla medesima disposizione, così come precisato dalla consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale;
   nessun intervento volto a contrastare la disinformazione può incidere sulla libertà e sulla segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, in quanto inviolabili e non soggetti a limitazione, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e con le garanzie stabilite dalla legge, ai sensi dell'articolo 15 della Costituzione;
   l'emergenza sanitaria, che sta mettendo a dura prova il Paese, impone cautele rafforzate in capo alle istituzioni, che debbono evitare di avviare iniziative improvvide, prive di sostenibilità giuridica e concreta efficacia operativa, tali da creare equivoci sulla loro adeguatezza e confusione nella collettività;
   ancorché nel rapporto del novembre 2018 « News vs fake nel sistema dell'informazione» l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni abbia rilevato che le fonti informative on line (siti di quotidiani, testate on line, social network), a parità di risorse professionali utilizzate, producano una maggiore offerta di informazione, il fenomeno della diffusione di notizie false non riguarda solo la rete, ma il sistema dell'informazione e della comunicazione nel suo complesso, ivi compresi i mass media tradizionali;
   concetti quali «informazione ingannevole», «disinformazione» e «notizie false» hanno diverse accezioni; rivestono una particolare pericolosità nuove forme di contenuti audio o video artificiali, realistici e generati tramite intelligenza artificiale, noti come «media artificiali» (i cosiddetti « deep fake»), in quanto in grado di manipolare l'informazione e condizionare l'opinione pubblica e che possono essere rilevati, per lo più, solo con appositi strumenti tecnici e operativi;
   la rilevanza del tema della disinformazione è ulteriormente dimostrata dal fatto che sono state presentate proposte di legge – attualmente in corso di esame – per istituire un'apposita Commissione parlamentare d'inchiesta sulla diffusione intenzionale, seriale e massiva di informazioni false. Inoltre, già opera a livello europeo EUvsDisinfo, una task force per la lotta alla disinformazione del Servizio dell'Unione europea per l'azione esterna (Eeas), che da circa due mesi ha concentrato la propria attenzione sui casi di disinformazione relativi al COVID-19, riguardanti anche il nostro Paese, raccolti in un database costantemente aggiornato;
   all'unità in questione viene affidato il compito di procedere non solo al monitoraggio, ma anche alla ricognizione e classificazione dei contenuti falsi, non dimostrati o fuorvianti, creati o condivisi con riferimento al virus, oltre all'analisi e valutazione delle modalità di diffusione e delle fonti di origine dei suddetti contenuti;
   si tratta di attività non consentite dall'ordinamento, in quanto in contrasto con principi e diritti di libertà riconosciuti e garantiti dalla Carta costituzionale (articoli 15 e 21);
   non risulta quale tipo di procedura sia stata seguita per l'individuazione e selezione degli esperti di cui l'unità di monitoraggio si avvale, quale sia il loro curriculum e la specifica competenza di cui dispongono, da chi siano stati scelti e in base a quali criteri e parametri di valutazione –:
   quali siano i parametri in base ai quali l'unità intenda classificare i contenuti ritenuti falsi, non dimostrati o fuorvianti e con quali strumenti intenda procedere alla loro analisi;
   quali siano i criteri per l'analisi e la valutazione delle loro modalità di diffusione;
   quale sia la legittimazione giuridica che consente all'unità di valutare le fonti di origine dei suddetti contenuti, laddove tale prerogativa è riservata all'autorità giudiziaria e implica sia l'accesso alle comunicazioni sia un sindacato di merito sui contenuti editoriali, ad avviso degli interpellanti in palese contrasto con i principi costituzionali di cui agli articoli 15 e 21 della Costituzione e con le norme vigenti;
   per quale ragione il Parlamento non sia stato coinvolto nella valutazione dell'adeguatezza e congruità, anche istituzionale, di un'iniziativa che presenta tali fondamentali profili, inerenti alla libertà di espressione e di comunicazione;
   se l'attività dell'unità non si sovrapponga alle competenze e alle prerogative dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e in cosa si distingua dai compiti svolti da EUvsDisinfo, già operante a livello di Unione europea;
   per quale ragione il suo ambito oggettivo di intervento riguardi solo il web e i social network e non anche i mass media tradizionali;
   quali siano la procedura ad evidenza pubblica e i criteri in base ai quali sono stati scelti gli esperti, al fine di assicurare la trasparenza dell'agire amministrativo e di garantire la più elevata professionalità, l'adeguatezza e l'assenza di conflitti di interesse o di situazioni di incompatibilità.
(2-00723) «Lollobrigida, Meloni, Acquaroli, Baldini, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Delmastro Delle Vedove, Luca De Carlo, Deidda, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi».