ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00710

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 323 del 02/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOND DARIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/04/2020
Stato iter:
12/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/01/2021
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/01/2021
Resoconto BUFFAGNI STEFANO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/01/2021
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/01/2021

SVOLTO IL 12/01/2021

CONCLUSO IL 12/01/2021

Atto Camera

Interpellanza 2-00710
presentato da
BOND Dario
testo presentato
Giovedì 2 aprile 2020
modificato
Martedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   Italia Wanbao-Acc è stata fondata con l'acquisizione di Acc compressors da parte del gruppo Wanbao nel 2014. Acc compressors era una società storica situata nell'area di Belluno, fondata nel 1968 e leader nella produzione di compressori per uso domestico. Con l'ingresso di Wanbao i dipendenti sono passati da 438 ai 290 attuali; appena nel 2019 fa l'ultima riduzione di personale con 90 licenziamenti e 40 esodi incentivati;
   in un vertice su Wanbao-Acc tenutosi il 24 ottobre 2019 presso il Ministero dello sviluppo economico, la proprietà cinese ha annunciato la vendita o la chiusura. La proprietà si è data 12 mesi per realizzare il piano di vendita o si procederà a cessare l'attività produttiva. Secondo la dirigenza si sono registrate perdite 68 milioni di dollari in soli cinque anni;
   di fatto, si rischia di chiudere l'unico stabilimento italiano di compressori per frigoriferi e uno dei pochi europei. Il lavoro non manca: nel 2019 esso ha registrato ordini per 1,9 milioni di pezzi e le stime per il 2020 raggiungevano, prima dell'emergenza sanitaria, quota 2,2 milioni di pezzi. I sindacati, peraltro, hanno sempre denunciato la mancata attuazione del piano industriale del 2017;
   davanti alla Commissione lavori pubblici, comunicazioni del Senato della Repubblica il 28 gennaio 2020 il Ministro interrogato ha dichiarato la sua impotenza davanti a determinate vertenze affermando: «non abbiamo strumenti per obbligare nessuno a fare ciò che aveva previsto nel piano industriale»;
   a fine febbraio 2020 era in programma un ulteriore incontro presso il Ministero dello sviluppo economico, per individuare il percorso necessario a salvare un'azienda strutturalmente solida. L'incontro è saltato per l'emergenza Coronavirus;
   nei primi giorni di marzo 2020 l'azienda ha presentato istanza di insolvenza, procedura nella quale è prevista la nomina di un commissario, con il compito di mantenere la linea produttiva e di cercare un nuovo acquirente;
   il 27 marzo 2020 il tribunale di Venezia ha considerato indifferibile l'avvio della gestione commissariale tramite la nomina del commissario giudiziale, nonostante la sospensione dell'attività dettata dall'attuale situazione di emergenza sanitaria;
   per gestire la crisi in atto tramite un percorso concertato tra le parti sociali, le istituzioni locali e la regione Veneto era stato indicato il nome del dottor Castro quale commissario giudiziale di Italia Wanbao Acc in amministrazione straordinaria. Il dottor Castro aveva già proficuamente svolto il ruolo di amministratore straordinario di Acc, collaborando attivamente per la cessione dell'impresa nel 2014. Il Ministero dello sviluppo economico medesimo si era detto concorde con questa impostazione;
   viceversa il 27 marzo 2020 il tribunale di Venezia ha nominato un commissario giudiziale diverso da quello richiesto, sulla base di un'indicazione pervenuta direttamente dal Ministro interrogato. Tale nomina, per voce concorde dei sindacati e dell'assessore al lavoro della regione Veneto, disattende un percorso di gestione collaborativa della crisi durato oltre sei mesi e crea forte disorientamento anche rispetto ai clienti e ai fornitori con cui opera Wanbao-Acc –:
   se il Ministro interpellato non ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per rivedere la nomina del commissario giudiziale, in maniera tale da pervenire alla nomina del dottor Maurizio Castro, quale soggetto incaricato del processo di risanamento della Wanbao-Acc di Mel (Belluno), in considerazione del fatto che negli ultimi mesi si è dimostrato persona di riferimento non solo per le istituzioni locali e le rappresentanze dei lavoratori, ma anche per i fornitori e i clienti;
   se non ritenga opportuno porre la massima attenzione alla vicenda descritta in premessa, che assume rilievo sia con riferimento al tessuto produttivo della provincia di Belluno, sia a livello nazionale, in quanto deve inquadrarsi nell'ambito di un processo nel quale si assiste a una complessiva deindustrializzazione e sottrazione di competenze a danno del nostro Paese, fenomeno che ormai coinvolge anche le aziende strutturalmente sane.
(2-00710) «Bond, Polidori».