Legislatura: 18Seduta di annuncio: 290 del 17/01/2020
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 16/01/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 16/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/01/2020 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 31/01/2020 Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) REPLICA 31/01/2020 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 31/01/2020
SVOLTO IL 31/01/2020
CONCLUSO IL 31/01/2020
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
ormai da anni si susseguono sbarchi di immigrati irregolari nel sud della Sardegna, per lo più di soggetti aventi cittadinanza algerina, sbarchi che, solo nelle ultime settimane, hanno visto l'arrivo diretto di più di un centinaio di immigrati, a mezzo di piccole imbarcazioni private, spesso non individuate, né individuabili, dalle forze di polizia che pattugliano le coste, le quali, dunque, consentono l'accesso nel territorio nazionale in assenza di qualsivoglia controllo;
gli immigrati algerini non richiedono misure di protezione internazionali o asilo politico, ma aspettano di poter raggiungere, dalla Sardegna, le altre regioni italiane, spesso attraverso un decreto d'espulsione ricevuto nell'isola;
la situazione è da tempo insostenibile, anche sotto il profilo della sicurezza dei residenti: infatti, l'aumento, nei mesi estivi, del numero degli sbarchi diretti, in particolare in zone ad elevata affluenza turistica, come Porto Pino e Sant'Antioco, sta causando notevoli danni ad un territorio, già notevolmente segnato dalla crisi economica ed industriale;
la tratta dall'Algeria alla Sardegna è stata anche fatta oggetto di pubblicizzazione su una pagina del social network «Facebook», a mezzo della quale i soggetti, poi sbarcati in Sardegna, hanno trasmesso informazioni utili avuto riguardo all'attraversata, al fine di incentivare altri soggetti ad intraprendere il medesimo viaggio;
qualsiasi azione attuata finora non ha consentito l'interruzione della navigazione di tali imbarcazioni su tale tratta e, dunque, non ha reso possibile l'arresto degli sbarchi suindicati che, infatti, sfuggono al controllo delle forze di polizia incaricate del pattugliamento delle acque territoriali;
più volte è stato ipotizzato che gli immigrati algerini, con i propri barchini, siano scortati da una cosiddetta «nave madre» per assistenza o traino sino al confine delle acque territoriali italiane;
in alcuni casi non è stato neppure possibile identificare gli immigrati clandestini, i quali si sono dunque introdotti nel territorio nazionale senza essere stati adeguatamente censiti e senza che, allo stato, sia possibile conoscerne né le generalità né la dimora;
alcuni dei citati soggetti si sono pure resi colpevoli di diversi reati contro la persona e/o il patrimonio, aumentando il senso di insicurezza nella popolazione civile che, infatti, più volte ha espresso, anche per il tramite delle amministrazioni locali, il proprio disappunto per l'assenza di qualsivoglia controllo; l'ultimo episodio si è registrato il 13 gennaio con l'arresto di un cittadino algerino, reo di aver rapinato del telefono un commerciante nel suo stesso locale commerciale;
diversi sindacati di polizia hanno denunciato come gruppi di algerini, fotosegnalati, siano poi diventati irrintracciabili o cosiddetti «fantasmi» diventando un potenziale pericolo per la sicurezza nazionale;
nel corso del Forum nazionale sull'immigrazione illegale svoltosi in Algeria, il Ministro degli interni algerino ha dichiarato che, nel solo 2018, oltre 200 algerini avrebbero perso la vita in mare, fenomeno parzialmente limitato dall'intervento delle autorità locali che ha portato anche all'arresto di diversi trafficanti impiegati nell'organizzazione dei cosiddetti «viaggi della speranza», promossi anche a mezzo di pagine Facebook, nelle quali vengono divulgate informazioni utili avuto riguardo alla traversata, al fine di incentivare altri soggetti ad intraprendere il medesimo viaggio;
in occasione degli ultimi sbarchi, si è registrata la presenza di cittadini libici o non di nazionalità algerina –:
quali iniziative intenda assumere il Governo per interrompere finalmente il fenomeno in questione, se del caso anche con un'attività di pattugliamento della Marina militare nelle acque internazionali antistanti l'Algeria che, in caso di accordo con lo stesso Stato, potrebbe estendersi anche alle relative acque territoriali.
(2-00616) «Deidda, Varchi, Galantino, Luca De Carlo, Osnato, Caretta, Frassinetti, Montaruli, Bellucci, Maschio, Prisco, Caiata, Rotelli, Rizzetto, Lucaselli, Lollobrigida, Mantovani, Gemmato, Trancassini, Ferro».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):migrazione illegale
acque territoriali
delitto contro la persona