ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 191 del 18/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: BARTOLOZZI GIUSI
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
DALL'OSSO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
ROSSO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
FASCINA MARTA ANTONIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
CARRARA MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SOZZANI DIEGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PRESTIGIACOMO STEFANIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SIRACUSANO MATILDE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
GERMANA' ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
CASSINELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
NAPOLI OSVALDO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
ZANETTIN PIERANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PELLA ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SISTO FRANCESCO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
NOVELLI ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SORTE ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
CAPPELLACCI UGO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PEDRAZZINI CLAUDIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
BARONI ANNA LISA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
RAVETTO LAURA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
PEREGO DI CREMNAGO MATTEO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
MILANATO LORENA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
BENIGNI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
RIPANI ELISABETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019
D'ETTORE FELICE MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER IL SUD
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/06/2019
Stato iter:
28/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/06/2019
Resoconto BARTOLOZZI GIUSI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2019
Resoconto GERACI MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/06/2019
Resoconto BARTOLOZZI GIUSI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2019

SVOLTO IL 28/06/2019

CONCLUSO IL 28/06/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00421
presentato da
BARTOLOZZI Giusi
testo presentato
Martedì 18 giugno 2019
modificato
Venerdì 28 giugno 2019, seduta n. 199

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per il sud, per sapere – premesso che:
   come è noto i competence center sono istituiti quali poli d'eccellenza realizzati con il coinvolgimento di università, centri di ricerca ed imprese, per lo sviluppo di «Industria 4.0» e sono stati previsti dalla legge finanziaria per il 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) che, al comma 115 dell'articolo 1, dispone che «con decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze (...) sono definite le modalità di costituzione e le forme di finanziamento di centri di competenza ad alta specializzazione, nella forma del partenariato pubblico-privato, aventi lo scopo di promuovere e realizzare progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione su tecnologie avanzate, nel quadro degli interventi connessi al Piano nazionale Industria 4.0»;
   il decreto del Ministero dello sviluppo economico 12 settembre 2017, n. 214 (entrato in vigore il 24 gennaio 2018), ha definito «“centro di competenza ad alta specializzazione”: un polo di innovazione costituito, secondo il modello di partenariato pubblico-privato, da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese», aggiungendo che «il numero dei partner pubblici non può superare la misura del 50 per cento dei partner complessivi»;
   lo stesso decreto ha poi stabilito che il programma di attività è finalizzato ad erogare servizi di: orientamento alle imprese, in particolare piccole e medie imprese, formazione alle imprese, nonché attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, e fornitura di servizi di trasferimento tecnologico. Il 24 maggio 2018 è stata poi pubblicata la graduatoria redatta sulla base di un bando del gennaio 2018, che ha confermato la quasi totale assenza delle regioni del Sud del Paese;
   in totale sono otto i competence center che sono stati valutati nell'ordine seguente:
    a) Manufacturing 4.0 del Politecnico di Torino e dell'Università di Torino assieme a ventiquattro aziende private;
    b) Made in Italy del Politecnico di Milano, insieme a 39 aziende e le università di Bergamo, Brescia e Pavia;
    c) Bi-Rex dell'Università di Bologna, con un consorzio di 57 soggetti tra cui atenei quali Modena-Reggio Emilia, Ferrara, Parma;
    d) Smact dell'Università di Padova che vede anche la partecipazione di Verona, Venezia Cà Foscari e la Iuav, Trento, Udine, la Sissa di Trieste, la Libera Università di Bolzano, la Fondazione «Bruno Kessler» di Trento e l'Istituto nazionale di fisica nucleare locale;
    e) Start 4.0 del Cnr, nel quale sono coinvolte la regione Liguria e alcune realtà del territorio;
    f) Artes 4.0 della Scuola Superiore «Sant'Anna» di Pisa con tredici tra Università e centri di ricerca e ben 146 imprese;
    g) Cyber 4.0 dell'Università La Sapienza di Roma con 37 i soggetti coinvolti tra cui Inail, Cnr e l'Università dell'Aquila;
    h) Meditech dell'Università Federico II di Napoli e del Politecnico di Bari, assieme all'Università di Salerno, Università della Campania «Luigi Vanvitelli», Università del Sannio, Università di Napoli Parthenope, Università di Bari «Aldo Moro»;
   come si può notare, con assoluta evidenza, tra gli otto competence center approvati, ben 5 centri sono allocati al Nord, due al Centro ed uno al Sud. Nessuno nelle Isole;
   la circostanza che soltanto uno dei centri sia allocato in una regione del Sud e funzionale ad un sistema territoriale meridionale, a fronte di una popolazione corrispondente al 34 per cento di quella italiana, fa emergere una discriminazione che non solo si riflette sulla corretta distribuzione delle risorse per le infrastrutture, ma svolge effetti del tutto inversi rispetto all'esigenza della perequazione infrastrutturale necessaria ad affrontare il grave divario che ancora divide il Paese e che così rischia di appesantirsi ulteriormente. Giova evidenziare, al riguardo, che nel Mezzogiorno, come recentemente rilevato dal Governatore della Banca d'Italia nelle ultime considerazioni finali, esempio emblematico del divario economico Nord-Sud sia proprio il ritardo tecnologico, nel Mezzogiorno, infatti, «la quota del valore aggiunto riferibile all'economia digitale, prossima al 2,5 per cento, è inferiore di oltre tre punti a quella del Centro-Nord»;
   va poi segnalato che nessun centro di eccellenza risulti operativo nelle Isole e, in particolare, in Sicilia, a fronte di una popolazione corrispondente all'8,5 di quella italiana. A questo si aggiunga che in Sicilia si registra la presenza di un solo centro (a Catania) dell'articolata rete dei Digital innovation hub, di fatto la porta di accesso delle imprese al mondo di «Industria 4.0»;
   tutto ciò indebolisce ogni sforzo per ridurre il divario digitale tra il Nord e il Sud Italia e determina, solo per fare un esempio, il rischio di vanificare gli ingenti investimenti fatti per potenziare l'infrastrutturazione del Sud con la banda larga e ultralarga;
   va peraltro segnalato che il Pon legalità 2014-2020, unico in Italia, prevede uno specifico ed ingente finanziamento per la realizzazione del grande Data center di Palermo per la realizzazione del quale questa regione ha già acquisito il centro direzionale ex-Asi di Brancaccio;
   è chiaro che, nel caso dei competence center, le responsabilità appartengono per intero al precedente Governo che nella legge, nel decreto e nel bando non ha previsto alcun imprescindibile correttivo per una corretta distribuzione territoriale al fine di garantire la conseguente equilibrata presenza di tali centri nel Sud e nelle Isole;
   si tratta, però, adesso di porre urgentemente rimedio e per questo appare necessario l'intervento dell'attuale Governo statale in collaborazione con le istituzioni regionali e locali;
   occorre prevedere, quindi, l'istituzione di un competence center con sede in Sicilia, basato sul partenariato tra le università locali, il Cnr, i centri di ricerca e le grandi aziende dell'isola ed in collaborazione con quelle della Sardegna;
   un centro di competenza ad alta specializzazione che eroghi servizi di orientamento e formazione alle imprese e attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale indirizzati, in particolare, alla necessità per le imprese di superare gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità;
   occorre da subito prevenire le obiezioni possibili in merito al fatto che i bandi siano già scaduti e che le risorse siano quindi già state assegnate;
   sono argomenti difficilmente sopportabili per milioni di siciliani, essendo le responsabilità determinate da errori o da pregiudizi di chi ha preso le decisioni e non ha previsto le indispensabili misure compensative per garantire una presenza equilibrata del Mezzogiorno e delle Isole;
   il Governo della Regione siciliana, come ha già in più occasioni dimostrato, intende puntare fino in fondo sulla partita dell'innovazione e sullo sviluppo del digitale ed a questo proposito considera la questione posta di fondamentale importanza, tanto da aver già dichiarato per iscritto la propria completa disponibilità ad individuare insieme con il Governo nazionale una soluzione nell'interesse dello sviluppo economico del Mezzogiorno;
   si tratta adesso di assumere una decisione che sia al contempo legittima e perequativa, che tenga conto dei diritti e delle necessità di sviluppo della più grande isola del Mediterraneo –:
   se il Governo intenda intraprendere tempestivamente le opportune iniziative volte a modificare immediatamente la legge e il decreto sopra citati, prevedendo la destinazione di specifiche agevolazioni basate sui principi di coesione sociale e di perequazione territoriale e così riaprire il bando ed utilizzare risorse aggiuntive o ridurre proporzionalmente quelle già assegnate agli altri centri;
   se il Governo intenda realmente investire sul Sud e sulle Isole ed invertire la tendenza che vede languire la politica di perequazione infrastrutturale in un settore essenziale, qual è la digital transformation, per offrire ai giovani meridionali e, in particolare, ai siciliani una chance per restare a lavorare nella propria terra, sottraendoli al drammatico destino dell'emigrazione.
(2-00421) «Bartolozzi, Baratto, Dall'Osso, Rosso, Mulè, Pettarin, Fascina, Carrara, Sozzani, Prestigiacomo, Minardo, Siracusano, Pittalis, Germanà, Cassinelli, Bagnasco, Napoli, Zangrillo, Zanettin, Pella, Giacometto, Sisto, Novelli, Palmieri, Rossello, Fatuzzo, Cannatelli, Sorte, Squeri, Cappellacci, Pedrazzini, Anna Lisa Baroni, Maria Tripodi, Ravetto, Cortelazzo, Vietina, Perego Di Cremnago, Sandra Savino, Mazzetti, Orsini, D'Attis, Occhiuto, Milanato, Benigni, Ripani, Aprea, D'Ettore».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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