ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00413

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 187 del 10/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/06/2019
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-00413
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Lunedì 10 giugno 2019, seduta n. 187

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   in un articolo pubblicato sul sito web «www.noixvoi24.it» titolato «Nuovo incendio alla discarica in contrada Valle Cena a Cupello» si legge che: «L'allarme al 115 è stato lanciato da alcuni cittadini intorno alle 7 di questa mattina. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto sono a lavoro per spegnere il rogo che è sotto controllo. Le fiamme, di probabile origine dolosa, hanno interessato alcune balle di rifiuti presenti nella vasca sequestrata nei mesi scorsi dal NOE dei Carabinieri su disposizione della Procura della Repubblica di Vasto»;

   ulteriori informazioni in un post apparso sulla pagina del social media «Facebook» del «Comitato Difesa Comprensorio Vastese» in cui si legge: «INCENDIO ALLA# DISCARICA SEQUESTRATA, SEGNALE IN STILE MAFIOSO. A fuoco la discarica sequestrata del Civeta a Cupello. Segnale in stile mafioso, cosa accade all'Abruzzo? “Una discarica sequestrata, con rifiuti provenienti da Campania, sud del Lazio, Puglia che per l'ennesima volta va a fuoco, per giunta quando ora è sotto sequestro e ci sono indagini proprio per stabilire l'esatta qualità dei rifiuti. È l'ennesimo segnale inquietante, in perfetto stile mafioso, che incombe sul ciclo dei rifiuti in questa regione. Ovviamente le indagini dovranno chiarire i responsabili anche di questa azione ma la situazione appare di gravità inaudita se si incendia addirittura una discarica posta sotto sequestro dalla Procura di Vasto a marzo 2019, con decreto confermato dal Riesame. Ricordiamo che l'indagine, condotta dai carabinieri dei NOE, è partita da un esposto della Stazione Ornitologica Abruzzese del novembre 2017, fondato anche sull'origine e sulla qualità dei rifiuti sversati nella discarica”»;

   analogamente si legge: «Fortunatamente, probabilmente anche per le condizioni ambientali di questi giorni, l'incendio non si è esteso ma il segnale è gravissimo. Tra l'altro cosa accadrà da qui all'estate, quando ci saranno 40 gradi?...»;

   l'ipotesi dell'incendio di natura criminale si inscrive in un contesto ancora più ampio dei crimini che riguardano i rifiuti in regione. A tal riguardo sulla pagina web www.abruzzolive.tv del 24 luglio 2018 in un articolo titolato: «Atessa. “In Abruzzo più traffici di rifiuti e crimini ambientali”: così il Rapporto Ecomafia di Legambiente» si legge: «Nella regione verde d'Europa crescono i reati contro l'ambiente. Se in Italia sono aumentati del 16 per cento, in Abruzzo è stato registrato un incremento di oltre il 23 per cento rispetto alla media nazionale. "Ma il nostro Paese, nel 2017 si è caratterizzato per i tanti arresti effettuati per crimini ambientali e per il numero di inchieste sui traffici illeciti di rifiuti". È quanto emerge dal Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato in municipio ad Atessa, città che negli ultimi mesi è stata al centro di battaglie ecologiste. Nel dossier di Legambiente spiccano, in assoluto, le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse, nel nostro Paese per reati ambientali (139,5 per cento in più rispetto al 2016). "Risultato importante sul fronte repressivo – dice Enrico Fontana, della segreteria nazionale di Legambiente e direttore de "La nuova ecologia" – frutto sia di una più ampia applicazione della legge 68, come emerge dai dati del ministero di Giustizia (158 arresti per inquinamento, disastro e omessa bonifica, con 614 procedimenti penali avviati, contro i 265 dell'anno precedente), sia di un vero e proprio balzo in avanti dell'attività delle forze dell'ordine contro i trafficanti di rifiuti: 76 inchieste per traffico organizzato (erano 32 nel 2016) con 177 arresti, 992 denunce e 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati (otto volte di più rispetto alle 556 mila tonnellate del 2016), pari ad una colonna di tir che va da Trapani a Berlino. Il settore dei rifiuti, quello dei grandi affari, è quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiorano il 24 per cento»;

   ed ancora: «Il Rapporto racconta un Abruzzo, piazzato più o meno a metà classifica nella comparazione tra regioni, in cui, nel 2017, sono stati scovati 823 reati ambientali, con 782 denunce e 217 sequestri. Le infrazioni accertate nella gestione del ciclo dei rifiuti sono state 249, con 279 denunce e 112 sequestri. In quest'ambito Chieti, al diciassettesimo posto, è la provincia abruzzese dove sono state stanate il maggior numero di illegalità» –:

   se i Ministri interpellati siano a conoscenza della grave situazione esposta in premessa e non intendano adottare ogni utile iniziativa, per quanto di competenza, per fare chiarezza su tutti gli episodi incendiari che hanno coinvolto il sito in questione e sul ciclo dei rifiuti nel territorio in questione;

   quali ulteriori conseguenze potranno esserci per la salute umana a seguito dell'ennesimo episodio incendiario e se risulti la registrazione di indici alterati della qualità dell'aria nell'intero comprensorio del sito della discarica nonché dei territori adiacenti.
(2-00413) «Grippa».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

deposito dei rifiuti

rifiuti

incendio