ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00392

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 178 del 27/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 27/05/2019
EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI 27/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/05/2019
Stato iter:
31/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/05/2019
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2019
Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 31/05/2019
Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/05/2019

SVOLTO IL 31/05/2019

CONCLUSO IL 31/05/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00392
presentato da
FASSINA Stefano
testo presentato
Lunedì 27 maggio 2019
modificato
Venerdì 31 maggio 2019, seduta n. 182

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, è stata istituita l'agenzia governativa denominata «Ispettorato Nazionale del Lavoro» che, sotto il diretto controllo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha come scopo istituzionale la tutela e la sicurezza dei lavoratori;
   a seguito di un'ordinanza del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, dottor Fabrizio Ciccone, del 7 novembre 2018, l'Arma dei Carabinieri ha prelevato dal suo ufficio e condotto agli arresti domiciliari l'ingegner Renato Pingue, capo dell'ispettorato interregionale di Napoli, da cui – è bene ricordare – dipendono tutti gli ispettorati territoriali delle regioni Campania, Molise, Basilicata, Puglia e Calabria;
   le ragioni del suddetto provvedimento restrittivo, cui si aggiungeva la sospensione cautelare dai pubblici uffici, erano ravvisate nei comportamenti tenuti dal medesimo dirigente, nel ruolo di direttore ad interim dell'allora direzione territoriale del lavoro di Avellino, in ordine ad una vicenda che vedeva lo stesso tutelare indebitamente gli interessi di un'azienda di rilevanti dimensioni del territorio irpino, il tutto in danno di numerosi lavoratori ai quali, per oltre un decennio, sarebbe stato impedito di esercitare pienamente i loro diritti;
   le suddette ragioni inducevano il generale Leonardo Alestra, capo dell'Ispettorato nazionale del lavoro, a rimuovere tempestivamente l'ingegner Renato Pingue da tutti gli incarichi ricoperti;
   mentre il procedimento penale, che vede imputato tra gli altri l'ingegner Renato Pingue, resta pendente presso il tribunale di Avellino, su istanza degli avvocati difensori dell'imputato, il tribunale del riesame di Napoli, sezione 10, con provvedimento del 18 gennaio 2019 stabiliva la revoca della misura interdittiva;
   sulla base di questo provvedimento di mera revoca della misura interdittiva, motivato prendendo ad esame un elemento parziale se non marginale del complesso degli addebiti all'origine della misura cautelare, il dottor Giuseppe Diana, direttore centrale delle risorse umane, finanziarie e logistica dell'Ispettorato nazionale del lavoro, estendendo, a giudizio degli interpellanti indebitamente, il senso e la lettera del provvedimento del tribunale del riesame di Napoli, con decreto n. 122 del 3 aprile 2019 ha reintegrato dal 22 aprile al 22 gennaio 2020, ovvero sino alla scadenza naturale dell'incarico a suo tempo ricevuto, l'ingegner Renato Pingue nell'incarico di capo dell'ispettorato interregionale di Napoli;
   benché la gravità della condotta del dirigente, ricostruita con dovizia di particolari nel provvedimento del Gip del tribunale di Avellino, non possa né debba essere confusa con una sentenza di colpevolezza, allo stesso modo il pronunciamento di revoca della misura cautelare da parte del tribunale del riesame non potrebbe né dovrebbe essere assunto come una sentenza di assoluzione –:
   se non ritenga, per quanto di competenza, inopportuno, improvvido e contrario ai doveri di trasparenza e correttezza della pubblica amministrazione che il dirigente in questione sia stato reintegrato proprio nel ruolo e nell'ufficio da cui era stato rimosso e dal quale dipende anche l'ispettorato territoriale di Avellino;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere in relazione alle problematiche rappresentate, considerato che quanto esposto in premessa costituisce un pessimo segnale per quelle decine di migliaia di lavoratori loro malgrado coinvolti nel sempre più pervasivo fenomeno dell'interposizione irregolare di manodopera che, a partire dalla logistica, si sta estendendo a macchia d'olio, devastando il tessuto produttivo dell'intero Paese e le reali condizioni di vita e di lavoro delle persone;
   se il Ministro non ritenga di dover assumere iniziative affinché l'Ispettorato nazionale del lavoro operi secondo trasparenza e correttezza, non solo auspicabile in sede di rappresentanza politica, ma anche nell'ambito delle istituzioni e dei funzionari pubblici, affinché l'ingegner Pingue sia rimosso dall'incarico di capo dell'ispettorato di Napoli.
(2-00392) «Fassina, Fornaro, Epifani».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ispettorato del lavoro

condizioni di lavoro

lavoratore clandestino