ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00343

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 157 del 05/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
MORANI ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 05/04/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LA FAMIGLIA E LE DISABILITA'
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/04/2019
Stato iter:
12/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/04/2019
Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/04/2019
Resoconto DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/04/2019
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/04/2019

SVOLTO IL 12/04/2019

CONCLUSO IL 12/04/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00343
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo presentato
Venerdì 5 aprile 2019
modificato
Venerdì 12 aprile 2019, seduta n. 162

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro per la famiglia e le disabilità, per sapere – premesso che:
   come riportato da diversi organi di informazione, con una circolare dell'Inps si è dato, per il momento, definitivo termine alla sperimentazione del cosiddetto « bonus baby sitter». Uno strumento che, introdotto in via sperimentale per il triennio 2013-2015 dall'articolo 4, comma 24, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92, e poi prorogato con successivi provvedimenti, ha consentito a migliaia di lavoratrici madri di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l'acquisto di servizi di baby sitting, oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi;
   secondo i dati riportati per esempio dal Corriere della Sera, nel 2017 oltre 30 mila madri avrebbero lasciato il lavoro per motivi riconducibili alla mancanza di supporti per la genitorialità, un dato che rende ancor più grave il gap di genere nell'occupazione del Paese;
   con l'ultima legge di bilancio tale misura non è stata ulteriormente prorogata, rendendo così più difficile per le lavoratrici madri il rientro al lavoro dopo la nascita del figlio;
   secondo una ricerca di Manageritalia basata su dati Istat e Isfol, il 27 per cento delle donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio. Se, infatti, prima della gravidanza lavorano 59 donne su 100, dopo il parto ne continuano a lavorare solo 43 e nel 90 per cento dei casi la motivazione prevalente dell'abbandono è legata alla necessità di potersi dedicare alla cura dei figli;
   tra le numerose ragioni che sono alla base della bassa natalità del nostro Paese vi è, indubbiamente, una carenza a livello nazionale e territoriale di efficaci politiche per la famiglia, per la previdenza, per il lavoro e per il welfare in generale. Un dato che rischia di aggravarsi con la decisione di non riproporre anche per gli anni a venire il bonus baby sitter;
   l'incongruenza di tali scelte è ancor più eclatante all'indomani di iniziative che, addirittura con il patrocinio del Ministro per la famiglia e le disabilità, avrebbero dovuto avere al centro le politiche per la famiglia e che, invece, a parere degli interpellanti, hanno avuto esclusivamente un approccio ideologico e retrogrado del ruolo della donna e degli affetti familiari –:
   quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare per porre rimedio alla mancata proroga del bonus « baby sitter» anche per i prossimi anni;
   come si intenda concretamente sostenere il ruolo delle donne lavoratrici anche e, in particolare, dopo la maternità, facilitando la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
(2-00343) «Gribaudo, Carnevali, Pezzopane, Rotta, Viscomi, Fiano, Morani, De Maria, Quartapelle Procopio».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica familiare

custodia dei bambini

lavoro femminile