ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00231

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: FRATOIANNI NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 22/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 22/01/2019
Stato iter:
25/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/01/2019
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 25/01/2019
Resoconto VACCA GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 25/01/2019
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/01/2019

SVOLTO IL 25/01/2019

CONCLUSO IL 25/01/2019

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00231
presentato da
FRATOIANNI Nicola
testo presentato
Martedì 22 gennaio 2019
modificato
Venerdì 25 gennaio 2019, seduta n. 114

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere – premesso che:
   il 28 ottobre 2016 il Ministero per i beni e le attività culturali ha emesso un avviso pubblico per l'individuazione di enti non lucrativi cui affidare la concessione in uso di 13 beni immobili appartenenti al demanio culturale dello Stato e dislocati sul territorio nazionale. Tra questi, la Certosa di Trisulti, sita nel comune di Collepardo;
   l'avviso pubblico era rivolto esclusivamente alle associazioni e alle fondazioni di cui al libro I del codice civile, dotate di personalità giuridica e senza fini di lucro, in possesso, tra gli altri, del seguente requisito: «previsione, tra le finalità principali definite per legge o per statuto, dello svolgimento di attività di tutela, di promozione, di valorizzazione o di conoscenza del patrimonio culturale»;
   il Ministero per i beni e le attività culturali a febbraio del 2018 ha firmato l'atto di affidamento della gestione della Certosa di Trisulti all'associazione « Dignitatis Humanae Institute» (DHI), ad un canone annuo pari a 100 mila euro per 19 anni;
   il DHI è una fondazione cattolica conservatrice, emanazione dei teocon americani, guidata dall'ultra-conservatore Cardinal Raymond Burke, critico di Papa Francesco e dal britannico Benjamin Harnwell;
   il DHI intende utilizzare la Certosa di Trisulti quale sede di rappresentanza del movimento politico internazionale guidato da Steve Bannon (« The Movement»), di stampo cattolico fondamentalista, nazionalista e populista. La Certosa rischia di diventare una scuola di formazione politica internazionale per «difendere le radici cristiano-giudaiche dell'Occidente»;
   il Washington Post riporta che il collaboratore di Steve Bannon e responsabile del DHI Benjamin Harnwell «sta lavorando per trasformare la certosa in un'accademia per studenti “guerrieri” che vogliono imparare le regole del populismo», per diventare una nuova generazione di sovranisti;
   sul sito del DHI non è pubblicato alcuno statuto, né è definita la sua forma giuridica, il Ministero per i beni e le attività culturali la definisce «Associazione DHI». Il codice fiscale e la partita Iva del DHI risultano attribuiti il 23 marzo 2018, cioè successivamente all'espletamento della gara; l'avviso indica come requisito la «documentata esperienza almeno quinquennale nel settore della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale». A tal riguardo, il signor Harnwell ha affermato: «Dal 2008 ci occupiamo di promuovere la fede cattolica (...) per occuparsi di gestire un monastero penso sia un'esperienza importante»; agli interpellanti non sembra sufficiente tale generica affermazione per soddisfare il requisito previsto e sarebbe interessante conoscere quanto dichiarato in sede di offerta al Ministero;
   altro requisito è la «documentata esperienza nella gestione, nell'ultimo quinquennio antecedente alla pubblicazione del presente Avviso, di almeno un immobile culturale, pubblico o privato», che il signor Harnwell ha interpretato come «di durata qualsiasi all'interno del quinquennio», per assurdo anche per un solo mese, un giorno o addirittura per un'ora. È indubbio, ad avviso degli interpellanti, che il Ministero ha la responsabilità di aver scritto un bando con una formulazione quantomeno «ambigua»;
   il signor Harnwell ha affermato di aver soddisfatto tale requisito con la gestione del «Piccolo museo monastico di S. Nicola», ospitato all'interno di ciò che resta dell'antico Monastero di S. Nicola, nella frazione Civita di Collepardo e sarebbe stato dato in gestione nell'autunno del 2015 al DHI dall'allora Abate di Casamari, don Silvestro Buttarazzi, a cui è succeduto don Eugenio Romagnuolo, uno dei cinque componenti (come Harnwell) del Consiglio di amministrazione del DHI, come indicato nel sito internet dello stesso DHI;
   agli interpellanti risulta che nella frazione Civita e nell'intero comune di Collepardo, nessuno avrebbe mai avuto notizia della presenza né dell'apertura di alcun museo ospitato nel Monastero di S. Nicola. Non è chiaro quindi quale sarebbe la «documentata esperienza nella gestione» richiesta dall'avviso;
   l'avviso ministeriale chiede di indicare «le modalità di fruizione pubblica del bene, anche in rapporto con la situazione conseguente alle precedenti destinazioni d'uso». È indubbio che la Certosa di Trisulti in precedenza non è mai stata sede di scuole di formazione politica e non è mai stata oggetto di visite esclusivamente a pagamento (se non quelle guidate ma facoltative), scopi che invece DHI vuole perseguire;
   non è chiaro perché, mentre il decreto ministeriale del 6 ottobre 2015 – concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello Stato – prevedeva anche l'attestazione della soprintendenza territorialmente competente di adeguata manutenzione e apertura alla pubblica fruizione, nell'avviso pubblico sarebbe richiesta solo un'autocertificazione; la Certosa di Trisulti è un monumento nazionale, la cui conservazione è affidata direttamente al Governo. Il Ministero dovrebbe chiarire se è consentito concedere un monumento nazionale ad un ente privato e se possa essere consentito in un monumento nazionale svolgere attività «private» di formazione politica;
   l'americano Steve Bannon è l'unico finanziatore dichiarato, mentre gli altri che pure esistono per ammissione del signor Harnwell sono ancora sconosciuti;
   a tutt'oggi sulle pagine web dedicate alla certosa di Trisulti, sia quella del Ministero per i beni e le attività culturali che quella del polo museale del Lazio, non risulta che la struttura è affidata al DHI –:
   se il Governo non intenda, per quanto di competenza, disporre gli opportuni approfondimenti in merito ai fatti esposti in premessa in modo da accertare se effettivamente il Dignitatis Humanae Institute disponga tutti i requisiti previsti dal bando del Ministero per i beni e le attività culturali per la gestione della Certosa di Trisulti e, ove ravvisasse eventuali possibili profili di illegittimità in tutto l’iter che ha portato all'assegnazione del bene, non intenda assumere le iniziative di competenza per la revoca dell'affidamento, segnalando i fatti, ove ne sussistano i presupposti, all'autorità giudiziaria;
   se il Governo non intenda rendere pubblico cosa DHI ha dichiarato in sede di domanda di partecipazione, quali consistenti interventi il DHI si sia impegnato ad eseguire e in quali tempi, il contenuto dell'offerta presentata al Ministero e il contenuto del contratto di servizio;
   se il Governo non intenda chiarire perché il requisito contenuto nel decreto ministeriale 6 ottobre 2015 – concessione in uso a privati di beni immobili del demanio culturale dello Stato – che prevedeva, oltre alla documentata esperienza nella gestione di almeno un immobile culturale, anche l'attestazione da parte della soprintendenza territorialmente competente di adeguata manutenzione e apertura alla pubblica fruizione, sia stato sostituito nell'avviso pubblico con la semplice autocertificazione.
(2-00231) «Fratoianni, Fornaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

societa' senza fini di lucro

museo

contratto di prestazione di servizi