ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00384

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Abbinamenti
Atto 1/00377 abbinato in data 12/10/2020
Atto 1/00385 abbinato in data 12/10/2020
Atto 1/00388 abbinato in data 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020


Stato iter:
27/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 12/10/2020
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/10/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/10/2020
Resoconto CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/10/2020
Resoconto FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/10/2020
Resoconto BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto NOBILI LUCIANO ITALIA VIVA
Resoconto BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MANDELLI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 27/10/2020
Resoconto CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/10/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/10/2020

ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 27/10/2020

PARERE GOVERNO IL 27/10/2020

DISCUSSIONE IL 27/10/2020

VOTATO PER PARTI IL 27/10/2020

APPROVATO IL 27/10/2020

CONCLUSO IL 27/10/2020

Atto Camera

Mozione 1-00384
presentato da
LOLLOBRIGIDA Francesco
testo presentato
Lunedì 12 ottobre 2020
modificato
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   La Camera,
   premesso che:
    negli ultimi anni il tema dell'innovazione ha assunto connotati sempre più rilevanti, e la digitalizzazione è diventata progressivamente un vero e proprio fattore trasversale della produzione, assegnando efficienza, velocità ed affidabilità a tutti i settori della vita organizzata, dalla pubblica amministrazione alla produzione industriale, dalla salute alla scuola, dalla giustizia all'agricoltura, presentandosi come elemento necessario per sviluppare la competitività, rafforzare le dinamiche di mercato, assicurare cambiamento e sviluppo economico;
    l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha più volte sottolineato, nei propri report, come i Governi siano sempre più consapevoli delle opportunità e delle sfide che accompagnano la trasformazione digitale, che, con la sua capacità di stimolare le economie, è considerata come una delle principali priorità dell'agenda politica globale;
    la crisi sanitaria generata dall'emergenza Covid-19 ha mostrato in tutta la sua pervasività l'importanza che l'innovazione riveste nella vita quotidiana, rivelatasi vitale per la continuazione delle principali attività;
    in Europa, inoltre, si sta affermando sempre più nel dibattito pubblico il tema della sovranità digitale, concetto legato alla tutela della sovranità nazionale, alla autonomia delle potenzialità tecnologiche nazionali, al ruolo geopolitico dell'Italia e dell'Europa e alla protezione dei diritti individuali nello spazio del web;
    a livello nazionale, l'Italia ha adottato la Strategia per la crescita digitale 2014-2020 e la Strategia per la banda ultra larga nel marzo 2015, mentre nel settembre del 2016 l'Italia ha sviluppato la propria strategia Industria 4.0, ribattezzata «Piano nazionale Impresa 4.0» nel 2017, al fine di riflettere meglio l'ampia portata dell'iniziativa, includendo sia le imprese del settore dei servizi sia quelle del settore industriale;
    l'Agenda digitale europea rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, tanto che per il periodo 2014-2020, sul Fondo europeo di sviluppo regionale e sul Fondo di coesione, sono stati stanziati oltre venti miliardi di euro per investimenti in tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) per gli Stati membri, e fissati i principali obiettivi di sviluppo di tali tecnologie, quali l'ampliamento della diffusione della banda larga e l'introduzione di reti ad alta velocità, lo sviluppo di prodotti e servizi Ict e dell’e-commerce, il potenziamento delle applicazioni Ict per la pubblica amministrazione on-line, l’e-learning, l'inclusione digitale, la cultura digitale e la sanità elettronica;
    in tale contesto, gli Stati membri sono costantemente monitorati attraverso indicatori che classificano il grado di digitalizzazione di ciascun Stato: il Digital economy society index (Desi);
    come indica la Commissione europea, «le relazioni Desi (Indice di digitalizzazione dell'economia e della società) sono lo strumento mediante cui la Commissione Europea monitora la competitività digitale degli Stati membri dal 2015. (...) Le relazioni nazionali Desi raccolgono prove quantitative derivanti dagli indicatori Desi sotto i cinque aspetti dell'indice, con approfondimenti specifici per paese riguardanti le politiche e le migliori prassi»;
    con la legge 4 agosto 2016, n. 163, il legislatore ha voluto prevedere l'introduzione nel Documento di economia e finanza e nella legge di bilancio dello Stato, di indicatori di benessere equo e sostenibile, volti a valutare il progresso di una società non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale e corredato da misure di valutazione della disuguaglianza e sostenibilità;
    nell'indice Desi 2020 della Commissione europea, l'Italia risulta alla venticinquesima posizione su ventotto Stati membri dell'Ue, davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria, e il punteggio italiano risulta essere inferiore alla media europea di ben nove punti (43,6 rispetto a 52,6);
    la Corte dei conti, nel referto sull'informatica pubblica, ha evidenziato come la pluralità delle figure istituzionali chiamate ad operare per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione sia tale da rendere necessaria una riflessione sulla esigenza di una governance più coesa e strutturata, che riesca a coordinare la complessa articolazione di competenze;
    in particolare, la magistratura contabile ha sottolineato come l'istituzione del Ministero dell'innovazione e del dipartimento per la trasformazione digitale, che sono chiamati a garantire la realizzazione degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana in coerenza con l'Agenda digitale europea, e ad assicurare lo svolgimento dei compiti necessari per l'adempimento degli obblighi internazionali assunti in materia di innovazione tecnologica e digitale, nonché il coordinamento operativo tra le amministrazioni dello Stato interessate, a vario titolo, al perseguimento degli obiettivi di Governo in materia di innovazione e digitalizzazione, rischi sovrapposizioni di competenze con l'Agenzia per l'Italia digitale, soggetto responsabile dell'attuazione dell'Agenda digitale e il dipartimento della funzione pubblica nel suo attuale ruolo di indirizzo, coordinamento e monitoraggio dello stato di attuazione della strategia digitale dell'amministrazione pubblica;
    inoltre, andrebbe meglio chiarita la ripartizione di competenze tra l'Agenzia per l'Italia digitale e il Ministero dello sviluppo economico, entrambi titolari di funzioni destinate ad incidere sulle strategie per il perseguimento degli obiettivi dell'Agenda digitale europea;
    appare, quindi, necessario e urgente dotare l'ordinamento di indicatori quantitativi di valutazione dello stato delle politiche dell'innovazione in Italia e della loro attuazione, così come di una generale riorganizzazione del governo delle politiche della digitalizzazione e dell'innovazione;
    al settore del digitale, sia nella componente pubblica che industriale (ripartizione che l'Unione europea riconosce come prerogativa dei singoli Stati), è destinato il 20 per cento dell'intero ammontare delle risorse finanziarie del Recovery fund, pari a circa 40 miliardi di euro, ma al momento non sembrano esistere né liste di progetti, né alcuna comunicazione in merito da parte del Governo;
    tali risorse, che saranno destinate in parte alle infrastrutture e in parte ai servizi, rappresentano una importante opportunità per sostenere il lancio del 5G in Italia, in vistoso ritardo, e, nell'area dei servizi quali applicazioni abilitanti, ma anche e innanzitutto cloud computing, per sollecitare il sostegno alle imprese italiane, attraverso un meccanismo selettivo che privilegi la forza d'urto del patrimonio nazionale delle piccole e medie imprese innovative e anche delle microimprese, fortemente presenti in questo settore,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative normative per prevedere, a decorrere dall'anno 2021, l'integrazione del Documento di economia e finanza, in coerenza con il Programma nazionale di ripresa e resilienza, con un allegato che illustri:
a) l'andamento dell'indice di digitalizzazione e innovazione Desi, delle sue componenti e sotto-indicatori in base ai dati forniti dall'Istat, al fine di analizzare l'andamento recente dello sviluppo tecnologico e digitale del Paese e valutare gli impatti delle politiche attuate dal Governo;
b) gli obiettivi del Governo relativamente all'indicatore Desi e alle sue componenti per il triennio successivo, anche alla luce delle politiche digitali dell'Unione europea e degli andamenti negli Stati membri evidenziati dalle statistiche Desi dell'Eurostat, e l'indicazione della strategia che intende perseguire per raggiungere tali obiettivi.

2) a informare il Parlamento circa i criteri di ripartizione e le politiche di sostegno dei progetti di digitalizzazione.
(1-00384)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Lollobrigida, Meloni, Mollicone, Butti, Acquaroli, Bellucci, Bignami, Bucalo, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi».