Legislatura: 18Seduta di annuncio: 261 del 18/11/2019
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 18/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 18/11/2019 Resoconto GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA INTERVENTO PARLAMENTARE 18/11/2019 Resoconto PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto CARE' NICOLA ITALIA VIVA Resoconto RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto ZICCHIERI FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER DICHIARAZIONE VOTO 19/11/2019 Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI Resoconto SILLI GIORGIO MISTO-CAMBIAMO!-10 VOLTE MEGLIO Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI Resoconto CARE' NICOLA ITALIA VIVA Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 19/11/2019 Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/11/2019
DISCUSSIONE IL 18/11/2019
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/11/2019
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2019
DISCUSSIONE IL 19/11/2019
VOTATO PER PARTI IL 19/11/2019
NON ACCOLTO IL 19/11/2019
PARERE GOVERNO IL 19/11/2019
RESPINTO IL 19/11/2019
CONCLUSO IL 19/11/2019
La Camera,
premesso che:
il programma Joint Strike Fighter (JSF) è stato avviato negli Stati Uniti nella prima metà degli anni ’90, nell'ambito del progetto Joint Advanced Strike Technology (JAST), e prevedeva lo sviluppo di un aereo da combattimento di nuova generazione, che fosse in grado di combinare la capacità di un lungo periodo di impiego con la possibilità di sostituire, con un unico aereo in più versioni, un'ampia gamma di velivoli della flotta militare statunitense, compresi quelli a decollo verticale;
il programma Joint Strike Fighter (JSF) si svolge nell'ambito di una cooperazione internazionale tra diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Paesi Bassi, Canada, Turchia, Australia, Norvegia, Danimarca e Giappone;
l'Italia ha aderito al programma già dalla fine del 1998, quando con il Governo D'Alema è stato firmato il Memorandum of agreement per la fase concettuale dimostrativa ed è partner di secondo livello, insieme all'Olanda, con una quota d'investimento totale pari a quasi il 4 per cento;
in attuazione del programma Joint Strike Fighter (JSF), è stato sviluppato un velivolo caccia multiruolo di quinta generazione con spiccate caratteristiche di bassa osservabilità da parte dei sistemi radar (stealth) e di interconnessione di tutti i sistemi di comunicazione, informazione e scambio dati (net-centriche);
l'F35 Lightning II, prodotto in tre versioni, è destinato a sostituire circa 250 velivoli attualmente impiegati dalle Forze armate italiane, la cui dismissione è inevitabile per obsolescenza e limiti strutturali;
nell'aprile del 2009 le Commissioni difesa della Camera e del Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di programma predisposto dal Governo pro tempore in ordine all'acquisto di 131 velivoli F35, alla realizzazione, presso l'aeroporto militare di Cameri (Novara), di una linea di assemblaggio finale e di verifica (Faco) per i velivoli destinati principalmente ai Paesi europei e all'adeguamento di siti individuati per ospitare i nuovi assetti, al costo complessivo stimato di 12,9 miliardi di euro, spalmati fino al 2026;
il 15 febbraio 2012, il Ministro della difesa pro tempore, ammiraglio Di Paola, nell'illustrare alle Commissioni difesa della Camera e del Senato le linee di indirizzo per la revisione dello strumento militare, ha annunciato un ridimensionamento del programma: «l'esame fatto a livello tecnico e operativo porta a ritenere come perseguibile, da un punto di vista operativo e di sostenibilità, un obiettivo programmatico dell'ordine di 90 velivoli (con una riduzione di circa 40 velivoli, pari a un terzo del programma), una riduzione importante che, tuttavia, salvaguarda anche la realtà industriale e che, quindi, rappresenta una riduzione significativa coerente con l'esigenza di oculata revisione della spesa»;
in quella sede è stata confermata la necessità di proseguire nel programma e questa è stata posta in relazione con la necessità di sostituire tre linee di velivoli, i Tornado, gli Amx e gli Av-8 B che, nell'arco dei prossimi 10 anni, usciranno progressivamente dalla linea operativa per vetustà;
il programma Joint Strike Fighter (JSF) offre all'industria italiana un ritorno tecnologico e occupazionale di significativo valore: dal punto di vista industriale, l'F35 vede protagoniste le maggiori aziende del settore aeronautica (Alenia aeronautica e Avio, solo per citarne alcune) e sosterrà la produzione dell'industria aeronautica italiana per i prossimi anni, mentre l'indotto include sia grandi aziende, sia piccole e medie imprese in numerose regioni;
sotto il profilo industriale e occupazionale, un importante ritorno è legato alla citata Final assembly and check out (Faco) di Cameri: un'indiscussa realtà industriale le cui cellule assemblate e le ali prodotte – quasi 50 all'anno – ne hanno ampiamente riconosciuto in campo internazionale la qualità produttiva, che proseguirà per almeno 40 anni; la Faco sta assicurando il lavoro già ora a più di 2.700 persone direttamente e a svariate migliaia con l'indotto;
i mutamenti del quadro geopolitico globale, in cui alla relativa stabilità dell'area atlantica corrisponde la crescente instabilità di aree di rilevante interesse strategico in Asia, Africa e anche nell'area dell'Est europeo, uniti ad una significativa riduzione della presenza militare statunitense in Europa, impongono nuove e crescenti responsabilità al sistema di difesa, che è chiamato a potenziare la propria autonomia ed efficienza operativa all'interno delle severe compatibilità dettate dagli obiettivi di finanza pubblica;
in questo quadro, la modernizzazione in essere della componente aerotattica costituisce un'esigenza obiettiva ed irrinunciabile del sistema di difesa euroatlantica, nell'ambito della quale gli F35 rappresentano una capacità strategica che, qualora si decidesse di rinunciare a continuare alla sua messa a punto e produzione, sarebbe impossibile riacquisire;
la lungimirante decisione nazionale di partecipare al programma è oggi chiaramente evidente da fatti concreti, uno fra tutti la recente attività di Air policing della Nato svolta in Islanda, citata orgogliosamente anche ai più alti livelli istituzionali, che ha dimostrato la crescita professionale nel settore operativo, tecnico e logistico dell'Aeronautica militare e ha visto l'Italia prima nazione dei Paesi europei ad impiegare una cellula F35 per la difesa dello spazio aereo di responsabilità del Patto atlantico;
l'abbandono o finanche un rallentamento acquisitivo del programma Joint Strike Fighter (JSF) comporterebbe in sintesi delle conseguenze gravissime sotto il profilo occupazionale, sotto il profilo dell'ammodernamento degli strumenti militari italiani, sotto il profilo addestrativo di equipaggi che sono già orientati alla digitalizzazione e alla 5a generazione, ma anche danni economici diretti, avendo l'Italia già investito risorse ingenti nella sua attuazione, e indiretti, con riferimento ai citati benefici per le aziende italiane coinvolte;
per quanto infine attiene alle presenti criticità in ordine ai costi di produzione, quanto affermato già nel 2014 dal Sottosegretario alla difesa pro tempore americano Kendall, nel corso di un'audizione al Congresso – che ha dichiarato che i costi per aeromobile si stanno riducendo – corrisponde al vero poiché, già oggi, il costo di ogni cellula è inferiore a 80 milioni di dollari,
impegna il Governo:
1) a rispettare senza ulteriori indugi gli impegni internazionali assunti in ordine alla realizzazione completa del programma Joint Strike Fighter (JSF), al fine di tutelare sia l'aumento della produzione industriale nazionale ad essa connesso ed i conseguenti effetti positivi sui livelli occupazionali, sia l'impegno finanziario sin qui sostenuto, sia la crescita addestrativa ed operativa dello strumento militare a tutela degli interessi nazionali;
2) ad assumere iniziative per proseguire, in costante raccordo con i competenti organi parlamentari, nell'esecuzione dell'attuazione del programma, nonché, in un quadro più generale, nel rafforzamento di una cooperazione nel campo aerospaziale della difesa con gli Stati Uniti d'America che sia adeguata alle sfide emergenti, quali la cybersecurity, la digitalizzazione operativa e la ricerca informativa di nicchia;
3) a continuare a sostenere il ruolo dell'Italia, in sede internazionale, in qualità di protagonista e in qualità di partner strategico nella ricerca, nell'individuazione e nello sviluppo delle potenzialità innovative tecnologiche prodotte dall'industria aerospaziale nazionale e della difesa.
(1-00294) «Meloni, Lollobrigida, Deidda, Ferro, Galantino, Acquaroli, Baldini, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Luca De Carlo, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Foti, Frassinetti, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Zucconi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):produzione industriale
industria aeronautica
conseguenza economica