ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02828/035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAVANDOLI LAURA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MINARDO ANTONINO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
FIORINI BENEDETTA LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 18/12/2020


Stato iter:
18/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/12/2020
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/12/2020

ACCOLTO IL 18/12/2020

PARERE GOVERNO IL 18/12/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/12/2020

CONCLUSO IL 18/12/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02828/035
presentato da
CAVANDOLI Laura
testo di
Venerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame ha previsto una serie di misure di ristoro per le attività imprenditoriali fortemente penalizzate dalle misure restrittive recentemente adottate dal Governo, tra cui la limitazione o sospensione delle attività di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, nonché di consumo sul posto di alimenti e bevande, comprese le attività di bar e ristoranti;
    già in sede di esame del cosiddetto decreto Liquidità il Governo, con l'approvazione del solo dispositivo dell'ordine del giorno n. 9/2461-AR/122, si era impegnato a «valutare l'opportunità di individuare misure, anche di carattere normativo, volte a conservare l'occupazione, sostenere la liquidità e dare sollievo finanziario alle imprese del settore Ho.re.ca., eventualmente attraverso l'istituzione di un apposito fondo»; con il parere, favorevole con riformulazione all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/244, in sede di approvazione del decreto Rilancio, e con il parere favorevole all'ordine del giorno 9/2617-A/128 al provvedimento di proroga dello stato di emergenza aveva confermato tale impegno;
    in uno studio di Bain & Company è stata calcolata per il periodo tra marzo e metà maggio 2020 una perdita di fatturato pari a 14 miliardi di euro (che corrisponde a circa 1,6 miliardi in minori entrate fiscali) per la chiusura di bar e ristoranti e la probabile chiusura di circa il 15 per cento dei pubblici esercizi e la contrazione occupazionale del 25/30 per cento: la ricerca, condotta su 40 mila punti vendita, ha evidenziato che con le misure restrittive sulla riapertura, l'impatto sull'intero 2020 arriverebbe a oltre 30 miliardi e, considerando gli effetti duraturi del lockdown e includendo le aziende che potrebbero non sopravvivere alla crisi, sarebbe una perdita del 40-50 per cento di fatturato per il comparto di bar e ristorazione, ovvero circa 2 punti di PIL persi con circa 250-300 mila posti di lavoro a rischio, ovvero con quasi 100 mila bar o ristoranti in pericolo. Questo si tradurrebbe anche in minori entrate fiscali fino a 5,0 miliardi di euro, l'equivalente di circa il 15 per cento della manovra di bilancio 2020;
    la filiera ricettiva e della ristorazione ricomprende anche l'intero universo dei grossisti dell'Ho.re.ca, (ovvero hotel, ristoranti e catering), che vantano un giro d'affari nel settore food di oltre 2 miliardi di euro, e di tutte le oltre 1.800 imprese italiane operanti nel settore delle forniture a ristoranti, bar e hotel, con un giro d'affari di 11 miliardi e un'occupazione che, con l'indotto, supera i 100 mila addetti;
    con la chiusura pressoché totale per quasi tre mesi degli operatori della filiera del turismo come alberghi, ristoranti e pubblici esercizi i grossisti del settore Ho.re.ca. e i fornitori di prodotti di ristorazione, con un business concentrato sui canali del consumo «fuori casa» hanno registrato un crollo del 90 per cento dei fatturati e oggi temono l'ingresso sul mercato interno dei grandi big stranieri della distribuzione; con le nuove limitazioni introdotte dai recenti decreto del Presidente del Consiglio dei ministri non sono state penalizzate solo le attività di somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, comprese quelle di bar e ristoranti, ma l'intera filiera del food e del turismo che con le riaperture post lockdown aveva confidato in una ripresa del settore investendo e potenziando le scorte di magazzino ma che ancora una volta ha dovuto ridurre l'attività registrando una nuova contrazione della domanda e ulteriori perdite,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare sin da subito e in tempi rapidi tutte le iniziative necessarie per dare seguito agli impegni già assunti con gli ordini del giorno citati in premessa e ribaditi in questa sede, valutando altresì la possibilità di stanziare apposite risorse per indennizzare le perdite subite dal settore Ho.re.ca. per le scorte di magazzino rimaste inutilizzate.
9/2828/35. (Testo modificato nel corso della seduta) Cavandoli, Minardo, Binelli, Andreuzza, Colla, Dara, Fiorini, Pettazzi.