ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02828/110

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2020


Stato iter:
18/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 18/12/2020
GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 18/12/2020

ACCOLTO IL 18/12/2020

PARERE GOVERNO IL 18/12/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 18/12/2020

CONCLUSO IL 18/12/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02828/110
presentato da
MOLLICONE Federico
testo di
Venerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca un complesso di disposizioni volte principalmente a sostenere i settori economici più colpiti dall'aggravamento dall'emergenza sanitaria da COVID-19, in particolare, con riferimento alla «seconda ondata», e in relazione ai provvedimenti restrittivi sia delle attività produttive, sia degli spostamenti delle persone sul territorio nazionale;
    l'articolo 21 reca per il 2020 un incremento di 85 milioni le risorse per l'innovazione digitale e la didattica laboratoriale, destinando lo stesso incremento all'acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata (DDI) da parte degli studenti meno abbienti, nonché per l'utilizzo delle piattaforme digitali per l'apprendimento a distanza e per la necessaria connettività di rete;
    come rilevato dal Censis, solo l'11,2 per cento degli oltre 2.800 dirigenti scolastici intervistati ha confermato di essere riuscito a coinvolgere nella didattica tutti gli studenti;
    nel 18 per cento degli istituti ad aprile mancava all'appello più del 10 per cento degli studenti;
    il 53,6 per cento dei presidi sostiene che con la didattica a distanza non si riesce a coinvolgere pienamente gli studenti con bisogni educativi speciali;
    il 37,4 per cento teme di non poter realizzare progetti per il contrasto alla povertà educativa e per la prevenzione della dispersione scolastica;
    la crisi sanitaria generata dall'emergenza COVID-19 ha, infatti, mostrato in tutta la sua pervasività l'importanza che l'innovazione riveste nella vita quotidiana, rivelatasi vitale per la continuazione delle principali attività, soprattutto per la didattica a distanza;
    secondo un report ISTAT pubblicato il 6 aprile 2020 (periodo di riferimento 2018-2019), la quota delle famiglie sprovvista di computer o tablet in casa era intorno al 14,3 per cento tra le famiglie con almeno un minore, mentre risultava più alto nelle famiglie composte da anziani;
    già con l'ordine del giorno 9/1550/113, il Governo assumeva l'impegno alla riduzione della frammentazione delle competenze relative all'innovazione, ora frammentate su diverse commissioni parlamentari, e all'istituzione di una commissione per l'innovazione;
    il Parlamento, approvando la mozione 1-00384, ha riconosciuto la necessità, già rilevata dalla Corte dei conti, come la pluralità delle figure istituzionali chiamate ad operare per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione sia tale da rendere necessaria una riflessione sulla esigenza di una governance più coesa e strutturata, che riesca a coordinare la complessa articolazione di competenze, soprattutto in questa fase di ridefinizione degli assetti legati agli sviluppi della banda larga in Italia;
    con l'ordine del giorno 9/2305/050, per la prima volta, il Parlamento ha riconosciuto la centralità del tema della sovranità digitale, concetto legato alla tutela della sovranità nazionale, alla autonomia delle potenzialità tecnologiche nazionali, al ruolo geopolitico dell'Italia e dell'Europa e alla protezione dei diritti individuali nello spazio del web;
    nell'indice Desi 2020 della Commissione europea, che misura lo stato di attuazione dell'Agenda digitale europea, l'Italia risulta alla venticinquesima posizione su ventotto Stati membri dell'Ue, davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria, e il punteggio italiano risulta essere inferiore alla media europea di ben nove punti (43,6 rispetto a 52,6);
    per la realizzazione degli obiettivi della didattica a distanza è necessario garantire la connettività dell'Italia;
    ad oggi Open Fiber ha connesso circa 5,3 milioni di abitazioni di cui 600 mila nelle «aree bianche», come risulta dal loro sito ufficiale;
    TIM risulterebbe aver coperto, allo stato attuale grazie ai propri investimenti, il 75 per cento delle «aree bianche» con oltre 5000 comuni;
    la presenza dello Stato nella società della rete unica, necessaria per la continuazione delle attività essenziali della quotidianità come la didattica a distanza, è auspicabile, con il rischio che l'azione dei mercati possa causare poi costi maggiori per lo Stato nell'entrata nella società della rete unica, in quanto dovrebbe dover affrontare una ORA ostile;
    in Italia, il gruppo ZTE sta contribuendo alla rete FTTH di Open Fiber e, fatti salvi gli investimenti e l'eventuale rischio occupazionale, sono, comunque, presenti rischi geopolitici enormi, come già rilevato dal documento conclusivo dei lavori dell'indagine sulla sicurezza delle telecomunicazioni del comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che ha indicato che «il governo e gli organi competenti in materia dovrebbero considerare molto seriamente, anche sulla base di quanto prevede la recente disciplina dettata dal decreto-legge n. 105 del 2019, la possibilità di limitare i rischi per le nostre infrastrutture di rete, anche attraverso provvedimenti nei confronti di operatori i cui legami, più o meno indiretti, con gli organi di Governo del loro Paese appaiono evidenti»;
    lo scoppio della pandemia ha messo in luce la fragilità del quotidiano lavoro di inclusione di quelle fasce di popolazione scolastica più a rischio di esclusione e insuccesso scolastico,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte alla promozione e all'utilizzo delle piattaforme per la formazione dei docenti di natura pubblica;
   a valutare l'opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo, per salvaguardare la sicurezza delle reti infrastrutturali nazionali da attori statali e non statali potenzialmente ostili, tutelando i dati dei cittadini, degli studenti e dei docenti e la sovranità digitale italiana, valutando anche di adottare provvedimenti nei confronti di operatori extraeuropei attivi in Italia come citato in premessa;
   a valutare l'opportunità di destinare quote dei fondi del Next Generation EU alla formazione digitale dei docenti e degli studenti, incentivando la conoscenza dei rischi sul web, e garantendo la realizzazione di progetti di didattica digitale integrata volti anche agli studenti a rischio esclusione.
9/2828/110. (Testo modificato nel corso della seduta) Mollicone, Frassinetti, Rampelli, Caretta, Ciaburro.