Legislatura: 18Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Primo firmatario: MOLLICONE FEDERICO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 24/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 24/11/2020 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 24/11/2020 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 24/11/2020 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 24/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/11/2020 MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/11/2020
ACCOLTO IL 25/11/2020
PARERE GOVERNO IL 25/11/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/11/2020
CONCLUSO IL 25/11/2020
La Camera,
premesso che:
l'articolo 3-bis del presente provvedimento, introdotto dal Senato, reca la proroga degli effetti di certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati. Si prevede l'esclusione, da tale disciplina, del documento unico di regolarità contributiva;
in caso di mancata proroga, tante imprese – anche dello spettacolo, dello sport e del terzo settore – rischiano una grave crisi, come denunciato anche dall'Unione Teatri di Roma;
la mancata proroga degli effetti del DURC comporta per moltissime realtà appartenenti a diversi settori compreso quello dello spettacolo il mancato accesso ai contributi emergenziali stanziati dal MIBACT e altri ministeri a causa appunto della mancata possibilità di presentazione del DURC regolare. Tale impossibilità deriva infatti dalla imposta chiusura e relativa difficoltà che si è perpetuata da marzo ad oggi causa covid;
si ricorda infatti che la verifica di regolarità del DURC è operazione propedeutica ai fini di accettazione di ogni tipo di pagamento erogato da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti di soggetti esercenti attività d'impresa, arte o professione;
inoltre, in considerazione della sospensione dei versamenti contributivi per i settori maggiormente colpiti dalla crisi, risulta incoerente fissare la corretta presentazione del DURC alla fine di ottobre 2020;
si consideri in tal senso come anche le realtà che a gennaio 2020 mostravano difficoltà nella regolarizzazione del DURC si trovino nella impossibilità, seppur volendo, di poter saldare le proprie posizioni con l'Agenzia delle entrate a causa della sospensione dell'invio delle cartelle;
con questa previsione, quindi, si impedirebbe alle strutture di sanare le precedenti posizioni pendenti e allo stesso tempo si priverebbero dei contributi ad esse destinabili. Praticamente, tutti quei soggetti in regola per poter ricevere un sostegno vitale, se non l'unico in questo periodo, ne sarebbero di fatto impossibilitati a causa della presentazione di DURC irregolare in ragione della crisi. Tutto ciò, a strutture chiuse, incassi zero e tutt'oggi inattive in ragione della mancata riapertura dovuta sia alla limitata fiducia degli spettatori nel ripopolare le sale di pubblico spettacolo, alla impossibile programmazione delle attività, che alle ingenti spese di sanificazioni e sicurezza per l'adeguamento delle strutture e quindi all'impossibilità di un reale rientro dei costi;
la necessità della riforma dell'istituto del DURC è stata indicata anche dal presidente dell'INPS Pasquale Tridico nel corso di un'audizione in commissione Cultura presso la Camera dei deputati,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere misure dirette ad includere anche il documento unico di regolarità contributiva tra i certificati di cui è ammessa la proroga.
9/2779/38. (Testo modificato nel corso della seduta) Mollicone, Rampelli, Bellucci, Rizzetto, Caiata.