ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02779/034

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MATURI FILIPPO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/11/2020


Stato iter:
25/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/11/2020
MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020

NON ACCOLTO IL 25/11/2020

PARERE GOVERNO IL 25/11/2020

RESPINTO IL 25/11/2020

CONCLUSO IL 25/11/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02779/034
presentato da
MATURI Filippo
testo presentato
Martedì 24 novembre 2020
modificato
Mercoledì 25 novembre 2020, seduta n. 432

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge all'esame di conversione del decreto-legge n. 125 del 2020, è parte integrante di un complesso e articolato numero di provvedimenti normativi dettati dall'urgenza della situazione pandemica, che hanno portato il Governo ad assumere iniziative e ad adottare provvedimenti rispetto alla vicenda COVID-19;
    con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020, si prevedono restrizioni differenziate da regione a regione in base alla fascia di rischio di contagio da Coronavirus, fra gialle, arancioni e rosse. Suddetti provvedimenti, ad eccezione delle zone gialle, vietano gli spostamenti fra comuni, se non per specifiche esigenze e con autocertificazione;
    quando si vuole adottare un cane, gatto, o altro animale normalmente ci si affida a un'associazione di volontariato che si occupa di trovare ricovero sicuro a «chi cerca famiglia», solitamente si fa il cosiddetto controllo «pre» e «post affido», per verificare l'idoneità dell'adottante e, una volta in casa, lo stato di benessere dell'animale;
    è possibile che l'associazione faccia compilare un modulo, mediante il quale l'adottante si impegna ad aggiornare i volontari sullo stato del cane/gatto (o degli altri animali) e di provvedere a tutte le cure necessarie; prassi, quest'ultima, molto corretta al fine di garantire all'animale affidato una vita sicura e non lasciarlo in mani sbagliate;
    il controllo «pre-affido» è una sana pratica messa in atto da volontari e operatori di canile per valutare le famiglie che dovranno accogliere l'animale in adozione che dovranno poi instaurare con l'animale un rapporto;
    il controllo si effettua sia nei canili che andando a trovare la famiglia per valutare contesto e persone coinvolte. Chiaramente il controllo pre-affido deve avvenire prima di affidare l'animale; è importante capire se la famiglia si rende conto di cosa significhi accogliere un cane in casa, perché gli animali da affezione non sono un oggetto ma esseri senzienti e che diventeranno parte integrante del nucleo familiare;
    a causa delle limitazioni decretate con il suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri le procedure di adozione risultano essere più complesse e rallentate, soprattutto nella fase fondamentale del pre affido, quella più delicata e importante per l'animale, proprio per l'impossibilità dei volontari, iscritti o meno alle associazioni, di muoversi tra comuni;
    per far sì, soprattutto nella fase più delicata del pre affido, che i volontari possano verificare l'idoneità e la bontà dell'adottante, è necessario permettere ad essi di potersi muovere sull'intero territorio nazionale, in deroga alle disposizioni previste dal suddetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ovviamente accompagnati da idonea documentazione che attesti le motivazioni del loro spostamento quali, ad esempio, la richiesta di adozione redatta dall'adottante e relativa copia del documento di identità nonché autocertificazione attestante tale operazione;
    altra fase importante nelle adozioni è il controllo post-affido. Si tratta anche di andare a trovare la famiglia a sorpresa per valutare realmente la vita del cane e le sue condizioni;
    il compito dei volontari non è semplice e soprattutto è di grande responsabilità. Se la valutazione della persona è sbagliata, magari perché non si sono potuti effettuare tutti i controlli necessari a causa delle limitazioni negli spostamenti da parte dei volontari, non solo il cane passerà un periodo in una casa in cui non è amato, ma dovrà subire anche un rientro in canile,

impegna il Governo

a consentire lo spostamento su tutto il territorio nazionale, in deroga alle disposizioni previste per le zone rosse e gialle, dei volontari, iscritti o meno alle associazioni animaliste, nel rispetto delle procedure di sicurezza, per far sì che possano effettuare i dovuti controlli pre e post affido al fine di garantire all'animale dato in adozione un luogo ottimale.
9/2779/34Maturi.