Legislatura: 18Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 24/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020 LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 24/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/11/2020 Resoconto MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 25/11/2020 Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER DICHIARAZIONE GOVERNO 25/11/2020 Resoconto MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 25/11/2020
NON ACCOLTO IL 25/11/2020
PARERE GOVERNO IL 25/11/2020
DISCUSSIONE IL 25/11/2020
RESPINTO IL 25/11/2020
CONCLUSO IL 25/11/2020
La Camera,
premesso che:
i commi da 4 a 6 dell'articolo 1-bis prevedono la sospensione di adempimenti e versamenti nei confronti degli armatori delle imbarcazioni sequestrate dalle autorità libiche il 1o settembre 2020;
in particolare, si sospende, dal 1o settembre al 31 dicembre 2020, i termini per gli adempimenti e i versamenti dei tributi nonché dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, dovuti dagli armatori delle imbarcazioni sequestrate dalle autorità libiche in data 1o settembre 2020;
i versamenti sospesi possono essere eseguiti a decorrere dal 10 gennaio 2021 mediante corresponsione del 70 per cento dell'importo dovuto in un'unica soluzione o nel numero massimo di 120 rate mensili, senza applicazione di sanzioni e interessi. Non si procede alla restituzione delle somme eventualmente versate eccedenti il 70 per cento;
questa disposizione, non aiuta affatto le famiglie che si trovano in questo momento senza reddito e mezzi di sostentamento per far fronte alle necessità quotidiane perché anche le imbarcazioni sono state sequestrate;
sarebbe stato opportuno garantire in favore dei familiari dei 18 marittimi italiani, intercettati e fermati dalle autorità marittime libiche, un adeguato supporto economico per tutta la durata del sequestro come risarcimento per il mancato reddito derivante dalla coercitiva sospensione dell'attività di pesca, nonché un risarcimento per le 2 imbarcazioni che ad oggi sono ancora in mani libiche che, da stime effettuate, considerato il buon stato d'uso e di manutenzione, degli accessori, dotazioni e pertinenze, nonché della licenza di pesca ad essi associati, hanno un valore commerciale di 1 milione di euro cadauna;
il fondo di assistenza per le famiglie dei pescatori, di cui all'articolo 5 comma 1-bis del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito dalla legge 10 marzo 2006, n. 81, è destinato alla corresponsione di contributi agli eredi dei marittimi deceduti in mare, ma potrebbe essere esteso anche ai casi di pescatori che vengono sequestrati da autorità;
sappiamo che in quelle acque esiste la cosiddetta «Guerra del pesce» nel Mediterraneo che andrebbe avanti da decenni senza una definitiva soluzione, e l'episodio non sarebbe che l'ultimo di una serie di sequestri o tentativi di sequestro di pescherecci mazzaresi sorpresi a pescare all'interno della cosiddetta «Zona economica esclusiva», istituita unilateralmente dal Governo di Tripoli nel 2005 e nella quale la pesca sarebbe interdetta,
impegna il Governo:
a prevedere misure economiche più efficaci per assistere i familiari dei marittimi italiani sequestrati in Libia nonché per le società armatrici coinvolte;
ad intraprendere azioni volte a risolvere rapidamente questa situazione angosciante per i pescatori coinvolti, le loro famiglie e per i tanti pescatori che si trovano ad operare in queste zone del Mediterraneo, dove azioni piratesche a scopo ricattatorio, inaccettabili e da condannare, continuano ad avvenire in palese violazione del diritto internazionale.
9/2779/33. Viviani, Manzato, Bubisutti, Gastaldi, Golinelli, Liuni, Lolini, Loss.