Legislatura: 18Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Primo firmatario: NAPPI SILVANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 25/11/2020 MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/11/2020
ACCOLTO IL 25/11/2020
PARERE GOVERNO IL 25/11/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/11/2020
CONCLUSO IL 25/11/2020
La Camera,
premesso che:
stante il perdurare dello stato di emergenza derivante dall'epidemia da COVID-19, il provvedimento all'esame dell'Aula dispone la conversione del decreto-legge n. 125 del 7 ottobre 2020, ed estende fino al 31 gennaio 2021 la possibilità di adottare misure di contrasto dell'epidemia nell'ambito dello stato di emergenza, anch'esso prorogato al 31 gennaio 2021, estendendo quindi l'efficacia delle disposizioni contenute nei decreto-legge n. 19 del 2020 e decreto-legge n. 33 del 2020;
la pandemia ha messo in luce le gravi carenze nell'ambito dell'assistenza sanitaria territoriale con conseguenze devastanti sul piano dell'azione, dell'impiego e della disponibilità dei servizi;
si sono verificati enormi disagi sul piano della prevenzione, dell'erogazione dei servizi di screening, disservizi che a macchia d'olio hanno stravolto un sistema sanitario territoriale già gravemente colpito dai numerosi tagli alla spesa che si sono susseguiti negli anni;
questa pandemia ha messo in luce il grave problema della carenza di medici, di personale specializzato, sottolineando altresì la mancanza di un fiducioso dialogo tra il Ministero della salute ed i servizi sanitari all'interno dei distretti territoriali andando a creare spesso confusione nella programmazione, nelle direttive, nell'unidirezionalità dell'azione medica;
considerato che:
le disfunzioni della medicina territoriale sono dovute principalmente al:
blocco dei turn over;
mancanza di assunzioni;
impiego sott'orario dei medici di continuità assistenziale, di guardia medica, personale integrato del 118;
mancanza di dialogo con le istituzioni;
rilevato ancora che:
allo stato è fondamentale ai fini del riequilibrio dei servizi territoriali, aumentare il monte ore e riportarlo a tempo pieno (38 ore settimanali) per tutti i medici di continuità assistenziale, i medici della guardia medica ed il personale integrativo del 118 garantendo così la possibilità di impiegare tali unità, che già si trovano contrattualizzate all'interno del SSN o in altri enti ad esso collegati, ai fini dell'esecuzione di tutta una serie di servizi che ad oggi più pagano lo scotto di questa pandemia quali: servizi vaccinali, effettuazione di tamponi, consulti telefonici, implementazione delle USCA, tracciamento dei contatti con COVID positivi;
con l'ausilio di queste unità operative così dimensionate sarà altresì possibile migliorare i servizi di telemedicina, garantendo ai pazienti la possibilità di essere accuratamente seguiti in caso di isolamento presso il proprio domicilio;
è necessario stanziare adeguate risorse per portare avanti con forza campagne di prevenzione nell'ambito delle strutture scolastiche, affinché i nostri ragazzi abbiano gli strumenti per agire consapevolmente e vivere questa nuova quotidianità in maniera serena ma consapevole,
impegna il Governo
nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, a valutare la possibilità di usufruire delle unità operative già disponibili ed integrate all'interno del servizio sanitario nazionale, aumentando il monte ore sottodimensionati e favorendo un corretto impiego di queste importanti risorse all'interno di servizi territoriali che ormai sono al collasso.
9/2779/19. (Testo modificato nel corso della seduta) Nappi.