ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02779/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2020


Stato iter:
25/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/11/2020
MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/11/2020

ACCOLTO IL 25/11/2020

PARERE GOVERNO IL 25/11/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/11/2020

CONCLUSO IL 25/11/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02779/016
presentato da
MARAIA Generoso
testo presentato
Martedì 24 novembre 2020
modificato
Mercoledì 25 novembre 2020, seduta n. 432

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 125 del 2020, si iscrive in una sequenza di atti normativi, con i quali è stata affrontata l'epidemia da Covid-19. Questa successione normativa, nella quale è scandita la risposta dell'ordinamento giuridico innanzi ad un evento dirompente quale l'epidemia, è scandita secondo «fasi» diverse. In un primo momento, l'epidemia è stata affrontata quale emergenza di protezione civile, secondo la strumentazione giuridica offerta dal Codice di protezione civile (decreto legislativo n. 1 del 2018). Il decreto-legge in esame reca la tipizzazione e la previsione di una estensione temporale dell'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché di una direzione restrittiva (o ampliativa ma solo a determinate condizioni, indicate con decreto del Ministero della salute) delle misure derogatorie che le Regioni possono introdurre onde garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali;
   considerato che:
    l'emergenza COVID-19 che il Paese sta affrontando, attualmente nella fase di seconda ondata del contagio, ha messo in evidenza l'importanza di un solido Sistema Sanitario nazionale, diffuso territorialmente, qualitativamente e quantitativamente omogeneo, il contagio ha colpito duramente tutti i territori del Paese, ed oltre ad evidenziare una generale e strutturale inadeguatezza nell'attuale ripartizione di competenze tra Stato e Regioni, ha acuito il divario tra le Regioni, in termini di dotazione di personale ed infrastrutture sanitarie. La protezione dalle epidemie, come il diritto alla salute, va garantita a tutti i cittadini, secondo i principi ex articolo 32 della Costituzione, e, in particolare, in attuazione dei doveri di solidarietà sociale ex articolo 2 e del principio di uguaglianza sostanziale ex articolo 3. Tale emergenza, in particolare, ha fatto emergere la necessità di intervenire in maniera più incisiva anche sulle scelte operate da Regioni ed aziende sanitarie locali per quanto riguarda le assunzioni di personale medico e para-medico nelle strutture sanitarie,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare provvedimenti al fine di implementare e velocizzare le procedure per l'assunzione di ulteriore personale sanitario, anche per assicurare un'equa e proporzionata ripartizione in tutte le Regioni, anche in diretto coordinamento con le aziende sanitarie locali.
9/2779/16. (Testo modificato nel corso della seduta) Maraia.