ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02779/013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/11/2020


Stato iter:
25/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/11/2020
MALPEZZI SIMONA FLAVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/11/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 25/11/2020

ACCOLTO IL 25/11/2020

PARERE GOVERNO IL 25/11/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 25/11/2020

CONCLUSO IL 25/11/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02779/013
presentato da
GALLO Luigi
testo presentato
Martedì 24 novembre 2020
modificato
Mercoledì 25 novembre 2020, seduta n. 432

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125 reca, tra le altre, misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19;
    il decreto in esame si è reso necessario in quanto la fase emergenziale della risposta alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 che stiamo vivendo, diversamente da quanto si poteva pensare questa estate, è ben lontana dall'essere terminata, e, anzi, sta avendo una grave recrudescenza nelle ultime settimane;
    va dato atto a questo governo di aver agito correttamente e tempestivamente nel corso dell'inverno e della primavera di quest'anno, salvando decine di migliaia di vittime, mettendo la salute della popolazione come principale priorità dell'azione di governo, e, contestualmente, mettendo in campo adeguati mezzi finanziari per far fronte alla crisi economica che è scaturita;
    secondo uno studio di Nature del giugno 2020, senza l'applicazione del cosiddetto lockdown a livello nazionale da parte del governo italiano, dall'inizio dell'anno fino al 4 maggio si sarebbero contate ulteriori 600 mila vittime;
    questa cosiddetta seconda ondata che stiamo vivendo sembra avere una connotazione per certi versi peggiore rispetto alla prima, anche se le istituzioni sono oggi più preparate, dotate di una migliore conoscenza di questo fenomeno epidemiologico, dotate di personale, strutture e mezzi più adeguati, nonostante i ritardi e le lacune di alcune regioni nell'implementazione delle dovute politiche di prevenzione e contrasto;
    le gravissime ricadute economiche di questa crisi sono state faticosamente arginate nel corso della primavera ed estate scorse solo grazie all'enorme sforzo politico ed economico del Governo;
    un ulteriore lockdown totale durante questa seconda ondata potrebbe rischiare di essere un punto di non ritorno per il nostro Paese;
    similmente, la chiusura parziale o totale di intere attività produttive rischia di mettere a dura prova interi segmenti economici del Paese;
    per questo, come tra l'altro suggerito da numerosi ricercatori, si potrebbero esplorare altre strade alternative ad un lockdown totale ovvero a misure eccessivamente restrittive di chiusura totale a parziale di intere attività economica, che potrebbero dare risultati similari in termini di contenimento della diffusione del virus ma, contestualmente, un minor costo economico e sociale;
    in particolare, si potrebbe valutare la possibilità di permettere di mantenere aperte determinate attività commerciali, ove è consentito, con un ragionevole grado di sicurezza, evitare assembramenti e code all'interno e all'esterno delle suddette attività o comunque evitare situazioni che possano facilitare la diffusione del virus;
    contestualmente, al fine di contenere rischi per la sicurezza pubblica, si potrebbero intensificare i controlli, da parte dei soggetti preposti, verso i gestori di esercizi commerciali, imponendo chiusure temporanee, anche fino al termine dello stato di emergenza, degli esercizi che siano inottemperanti alle prescrizioni di sicurezza;
    in un contesto epidemiologico non ulteriormente aggravato, adottando questi accorgimenti, si chiuderebbero esclusivamente gli esercizi pubblici che non abbiano ottemperato alle prescrizioni sanitarie, salvaguardando le imprese responsabili che hanno ottemperato alle linee guida del comitato tecnico-scientifico, contenendo così gli effetti della diffusione del virus,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intensificare una campagna comunicativa della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero della salute attraverso le reti RAI Radiotelevisione Italiana affinché sia costantemente aggiornata sui dati della diffusione del virus e le misure corrette per contenere la sua diffusione.
9/2779/13. (Testo modificato nel corso della seduta) Gallo.