ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/082

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BERTI FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

INVITO AL RITIRO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RITIRATO IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/082
presentato da
BERTI Francesco
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, (cosiddetto Decreto Agosto), recante «Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia» prevede, all'articolo 1, nuove norme in materia di «Trattamenti ordinari di integrazione salariale, assegni ordinari di integrazione salariale e trattamenti di integrazione salariale in deroga» e all'articolo 16 dispone l'incremento, per un importo di 500 milioni di euro, delle risorse per l'erogazione, da parte dei Fondi di solidarietà bilaterali alternativi, dell'assegno ordinario di integrazione salariale;
    in particolare, in relazione all'emergenza epidemiologica da COVID-19, vengono concesse ulteriori diciotto settimane di trattamento salariale integrativo nei casi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa che si sommano alle 18 settimane precedentemente autorizzate secondo quanto disposto dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto Decreto Liquidità), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e successive modificazioni, e dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
    dati forniti dall'INPS, ed aggiornati al 29 settembre 2020, indicano in oltre dodici milioni il numero di integrazioni salariali pagate direttamente dall'istituto ed evidenziano che su un totale di 3.445.782 beneficiari i lavoratori pagati sono stati 3.425.319 pari al 99,4 per cento del totale;
    i numeri sopra richiamati evidenziano la situazione di straordinaria eccezionalità dovuta all'emergenza epidemiologica da COVID-19 e il conseguente ampio ricorso agli ammortizzatori sociali quali strumenti essenziali non solo per la tutela reddituale dei lavoratori ma per il sostegno alle aziende che ne hanno fatto richiesta;
    anche in conseguenza della situazione di assoluta eccezionalità si sono verificati ritardi nell'erogazione delle prestazioni integrative che hanno interessato, in particolare, i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane iscritte all'Ente Bilaterale Nazionale Artigianato (EBNA) e al Fondo di Solidarietà Bilaterale alternativo per l'Artigianato (FSBA);
    l'FSBA, istituito dalle Parti Sociali Nazionali in attuazione dell'articolo 3, comma 14, della legge 28 giugno 2012, n. 92 (cosiddetto Riforma Fornero), e dell'articolo 27 del decreto legislativo n. 148/2015, interviene, a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane iscritte ad EBNA/FSBA, con prestazioni integrative per assicurare ai lavoratori una tutela reddituale in costanza di rapporti di lavoro, nei casi di riduzione o sospensione dell'attività lavorativa;
    in conseguenza dell'esaurimento delle risorse proprie, utilizzate per far fronte alle richieste di prestazioni integrative per la mensilità di marzo, il Fondo ha dovuto attendere l'accredito, avvenuto ad inizio luglio, delle risorse stanziate dal Governo e previste dal cosiddetto «Decreto Rilancio» e quantificabili in oltre 516 milioni di euro;
    le risorse stanziate hanno permesso di coprire le prestazioni del mese di aprile per tutti i lavoratori dipendenti del settore artigiano che nella sola regione Toscana ammontano a circa 100 mila unità distribuite in 29 mila aziende;
    ulteriori ritardi si sono verificati nell'erogazione all'FSBA delle risorse previste dal cosiddetto «Decreto Agosto», accredito finalmente avvenuto in data 5 ottobre 2020, corrispondenti a 375 milioni di euro necessari per coprire le prestazioni integrative delle mensilità di maggio, giugno e parte di luglio che nella sola regione Toscana interessano circa 30 mila lavoratori per un importo complessivo di circa 3,8 milioni di euro;
    i dati riportati nel VI Rapporto Economico sul Settore Artigiano Toscano realizzato dall'Osservatorio Imprese Artigiane dell'Ente Bilaterale dell'Artigianato Toscano (EBRET) evidenziano che alla fine del mese di marzo, l'Ente aveva già autorizzato circa quattro milioni di ore di integrazione salariale, un ammontare che, con riferimento al solo primo mese di lockdown, risulta pari a otto volte quanto complessivamente autorizzato nell'intera annualità 2019;
    secondo le stime fornite dall'EBRET le misure di sospensione dell'attività hanno riguardato il 58 per cento delle imprese artigiane (con dipendenti) e il 53 per cento dei relativi lavoratori e a suscitare profonda preoccupazione è l'indagine condotta al fine di valutare le aspettative espresse dagli imprenditori per l'anno 2020;
    la rilevazione sopra menzionata conferma che il 2020 si caratterizzerà per ampi e diffusi cali di fatturato che, secondo le previsioni degli imprenditori intervistati, rispetto al 2019 subirà una contrazione del 29,7 per cento accompagnato dal crollo della propensione ad investire considerato che solo l'11 per cento delle imprese prevede di effettuare investimenti, meno di un terzo rispetto a quanto rilevato a consuntivo per il medio del biennio 2018-2019 (36 per cento);
    come già evidenziato dall'ampio ricorso agli ammortizzatori sociali, profonde e diffuse appaiono le ripercussioni sull'occupazione e nella sola regione Toscana quasi un'impresa artigiana su quattro (23 per cento) prevede di ridurre i propri organici nel 2020, con una conseguente perdita occupazionale pari al 11,6 per cento quantificabile, in numero assoluto, nella perdita di circa 13 mila posizioni lavorative fra lavoratori dipendenti e indipendenti;
    i dati sopra richiamati evidenziano l'urgenza di intervenire per sostenere e rilanciare l'economia nazionale, principale finalità del cosiddetto «Decreto Agosto», ma altresì impongono e rendono imprescindibile una gestione più efficiente degli ammortizzatori sociali avente l'obiettivo di erogare tempestivamente le prestazioni integrative essenziali per decine di migliaia di famiglie che attualmente versano in condizioni di seria difficoltà economica essendo impossibilitate, in numerosi casi, a far fronte anche alle spese quotidiane e di prima necessità,

impegna il Governo:

   a valutare la possibilità di mettere in atto tutte le misure per favorire, anche attraverso una semplificazione burocratico-amministrativa, il rapido trasferimento delle risorse ai Fondi di solidarietà bilaterale alternativi, necessarie per l'erogazione dell'assegno ordinario di integrazione salariale concesso a seguito della sospensione o riduzione dell'attività lavorativa in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;
   a valutare la possibilità di utilizzare una parte degli stanziamenti europei destinati al nostro paese e facenti parte del meccanismo «Sure» (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), quantificabili in 27,4 miliardi di euro, per assicurare ai Fondi di solidarietà bilaterale alternativi le risorse necessarie per l'erogazione tempestiva delle prestazioni di integrazione salariale concesse a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
9/2700/82Berti.