ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: CANNATELLI PASQUALE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/057
presentato da
CANNATELLI Pasquale
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia;
    i dati macroeconomici riportati nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (NADEF) prevedono per l'anno 2020 un calo del PIL pari a 9 punti percentuali, calo che, nello scenario più sfavorevole in cui si verifichi una recrudescenza dei contagi da COVID-19, potrebbe attestarsi al 10,1 per cento;
    tra i disegni di legge collegati alla decisione di bilancio individuati dalla NADEF, il governo ha inserito un disegno di legge in materia di riforma degli ammortizzatori sociali;
    da recenti dichiarazioni di stampa rilasciate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in ordine al risultato prodotto dall'apposita commissione di studio istituita, la riforma degli ammortizzatori sociali riguarderebbe esclusivamente gli strumenti di integrazione salariale, consistente per altro in una loro estensione generalizzata che, almeno sulla base delle notizie riportate suscita più di una perplessità;
    la riforma al contrario, sempre a quanto si apprende dalle anticipazioni, non toccherebbe in alcun modo il settore delle politiche attive del lavoro, che invece è parte strategica e fondamentale per un efficiente funzionamento del settore del lavoro, e che non può essere scissa dal sistema degli strumenti di integrazione salariale,

impegna il Governo:

   a prevedere una riforma complessiva e organica dei così detti ammortizzatori sociali, all'interno della quale siano ricomprese anche le politiche attive del lavoro;
   nell'ambito di detta riforma ad efficentare il sistema degli strumenti di integrazione salariale limitando il ricorso a tali strumenti solo per i casi in cui i piani industriali garantiscano l'effettiva prosecuzione dell'attività di impresa, ovvero la sua riconversione in altra attività;
   a prevedere un effettivo efficientamento delle attuali politiche attive del lavoro attraverso un coinvolgimento maggiore di soggetti privati e un prevedendo adeguati ed effettivi percorsi di formazione professionale obbligatori ai fini dell'accesso da parte del lavoratore all'indennità di disoccupazione.
9/2700/57Cannatelli, Zangrillo, Polverini, Musella.