ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZANGRILLO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/051
presentato da
ZANGRILLO Paolo
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia; il Capo I detta norme in materia di lavoro e di salute;
    l'articolo 8 prevede una deroga all'articolo 21 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 in materia di contratti di lavoro a tempo determinato, consentendo fino al 31 dicembre 2020 la proroga di un contratto di lavoro per una durata massima di 12 mesi e nell'arco della durata complessiva di 24 mesi, anche in assenza delle condizioni previste dall'articolo 19, comma 1, del citato decreto legislativo;
    la crisi economica provocata dalla pandemia da COVID-19 sta facendo sentire i suoi effetti principalmente sul mercato del lavoro, effetti che purtroppo sono destinati a crescere in futuro;
    gli ultimi dati in materia di occupazione, riferiti al mese di agosto, confermano questa tendenza. Nonostante l'adozione di misure normative volte a imporre il divieto di licenziamento dei lavoratori, disposizioni ulteriormente prorogate dal decreto-legge in esame, dal mese di Febbraio sono stati persi trecentosessantamila posti di lavoro;
    stante l'attuale quadro normativo la perdita di occupazione riguarda nella quasi totalità la mancata attivazione di posti di lavoro e il mancato rinnovo di contratti in scadenza, colpendo dunque proprio i lavoratori con contratto a tempo determinato;
    tralasciando ulteriori valutazioni di natura politica e di merito, è di tutta evidenza che nell'attuale fase economica, connotata da una forte depressione e incertezza di prospettive, la riforma della legislazione in materia di contratti a tempo determinato operata dal così detto decreto «dignità» sta danneggiando proprio quei soggetti, i lavoratori a tempo determinato, che il legislatore voleva tutelare e rafforzare;
    tale evidenza è confermata dallo stesso governo che, in occasione di ciascuno dei decreti legge adottati per fronteggiare l'emergenza COVID-19, ha apportato modifiche transitorie alla normativa in materia di contratti a termine. Modifiche che, però, come quella recata nel provvedimento in esame, sono sempre state insufficienti, perché troppo limitate temporalmente, ad affrontare compiutamente la criticità relativa ai lavoratori a tempo determinato,

impegna il Governo, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica

ad adottare ulteriori iniziative normative volte ad estendere la deroga recata dall'articolo 8, comma 1, del decreto-legge in esame a tutto l'anno 2021 al fine di tutelare, concretamente, i lavoratori con contratti di lavoro a tempo determinato, anche in regime di somministrazione, e consentire ai datori di lavoro di assumere e di contribuire alla indispensabile ripresa economica.
9/2700/51. (Testo modificato nel corso della seduta) Zangrillo, Polverini, Cannatelli, Musella.