ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: RUFFINO DANIELA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/050
presentato da
RUFFINO Daniela
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame, prevede diversi interventi finalizzati al contrasto al dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza degli edifici;
    la fortissima ondata di maltempo che dal 2 ottobre ha colpito il nord ovest e in particolare il Piemonte e la Liguria, ha provocato morti e ingentissimi danni ai territori e alle infrastrutture: ponti ed immobili crollati, interi paesi isolati, frane, strade portate via dalla corrente delle acque;
    nel solo Piemonte, numeri non definitivi, parlavano di 108 comuni che hanno subito danni. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha stimato in 1 miliardo le risorse necessarie per gli interventi di ripristino e ricostruzione;
    per l'ennesima volta in occasione di forti e persistenti piogge, il nostro Paese si trova a dover fare i conti con morti, frane, esondazioni dei corsi d'acqua, comuni isolati, crolli di ponti e infrastrutture, a dimostrazione di un territorio fragile ad alto rischi idrogeologico;
    le azioni di contrasto al dissesto idrogeologico sono fortemente indebolite anche da un quadro non chiaro in termini di responsabilità e competenze, e con strozzature e farraginosità negli iter per la cantierizzazione e l'esecuzione delle opere necessarie per la messa in sicurezza del nostro territorio;
    da troppo tempo vengono denunciati i tempi troppo lenti di approvazione dei progetti per le complesse procedure di messa in gara dei lavori, e che questo comporta un insostenibile allungamento dei tempi. Tempi che troppo spesso non sono compatibili con la messa in sicurezza dei territori più vulnerabili e a rischio;
    sotto questo aspetto è indispensabile snellire i relativi tempi amministrativi e gli iter autorizzativi,

impegna il Governo, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica

a implementare quanto prima le misure volte a velocizzare la cantierizzazione dei lavori per gli interventi di ricostruzione e di messa in sicurezza dei territori, anche garantendo un ruolo centrale, rispetto a quello attualmente previsto, per i sindaci dei comuni interessati da eventi calamitosi al fine di poter assegnare loro compiti di commissario straordinario in affiancamento ai compiti svolti dal presidente della regione interessata.
9/2700/50. (Testo modificato nel corso della seduta) Ruffino.