ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: TRANO RAFFAELE
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIANNONE VERONICA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto TRANO RAFFAELE MISTO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 12/10/2020
Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
PARERE GOVERNO 12/10/2020
Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/044
presentato da
TRANO Raffaele
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 1, comma n. 1076, della legge n. 205 del 2017 autorizza per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane la spesa di 120 milioni di euro per il 2018 e di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023; la stessa legge n. 205 del 2017 prevede al successivo comma n. 1077 un successivo decreto da emanare a cura del ministero delle infrastrutture e dei trasporti che preveda, quali criteri cardine dell'assegnazione dei fondi la «consistenza della rete viaria», il «tasso di incidentalità» e la «vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico»;
    la proposta contenuta nell'articolo 49, comma 1 del provvedimento in esame, come emendato in sede di approvazione presso il Senato della Repubblica, reca misure per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti con problemi strutturali di sicurezza ed «istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un Fondo con una dotazione pari a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023»;
    «il riparto e l'assegnazione delle risorse del Fondo, a favore delle Città metropolitane e delle province territorialmente competenti, sarà definito con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro il 31 gennaio 2021, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato Città ed Autonomie Locali», mentre per i criteri di assegnazione si fa riferimento sempre a quelli contenuti nella legge n. 205 del 2017 ed al «rischio valutato»; che invece vi sono arterie costiere di collegamento tra le regioni che in assenza di tracciati autostradali supportano una notevole mole di traffico; che tali collegamenti, nati come strade panoramiche negli anni cinquanta del secolo scorso, vedono il contemporaneo passaggio di mezzi pesanti in transito e code chilometriche per il turismo balneare e quello destagionalizzato; che vi sono casi in cui in uno stesso comune vi sono anche una decina di ponti o viadotti già soggetti a limitazioni del traffico per ammaloramento o di cui comunque il comune competente non è in grado di fare studi approfonditi sulle condizioni a causa delle ingenti risorse occorrenti,

impegna il Governo, nell'ambito delle valutazioni sulle priorità da realizzare compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica

a valutare l'opportunità di prevedere con successivo provvedimento legislativo adeguate risorse economiche per i comuni che abbiano sul loro territorio molti ponti e viadotti e non abbiano a disposizione adeguati stanziamenti economici per la loro manutenzione o che si trovino nella condizione e secondo i criteri evidenziati nell'ultimo periodo della premessa di questo ordine del giorno (ad esempio arterie costiere di collegamento tra le regioni o comuni che abbiano molti ponti o viadotti e non sono in grado di effettuare studi approfonditi sulle loro condizioni a causa delle ingenti risorse occorrenti). Ciò al fine di favorire soprattutto i comuni con una rete viaria non adeguata che presenta problematiche relative al transito soprattutto di mezzi pesanti ed i comuni di natura prettamente turistica.
9/2700/44. (Testo modificato nel corso della seduta) Trano, Giannone.