ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/187

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARCHETTI RICCARDO AUGUSTO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
CAPARVI VIRGINIO LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
BASINI GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
DE ANGELIS SARA LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
DURIGON CLAUDIO LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
SALTAMARTINI BARBARA LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
ZICCHIERI FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
BELLACHIOMA GIUSEPPE ERCOLE LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020
D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/187
presentato da
MARCHETTI Riccardo Augusto
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    nei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, la crisi economico-sociale-demografica già esistente prima dei gravissimi fenomeni sismici si è acuita in modo esponenziale in quanto i residenti e gli amministratori locali si trovano a dover affrontare sotto il profilo etico, relazionale, sociale, patrimoniale ed imprenditoriale la catastrofe del terremoto che ha interessato tali zone;
    è evidente che una situazione di tal genere deve essere necessariamente affrontata con misure di natura straordinaria che favoriscano la ripresa economica, anche e soprattutto mediante la realizzazione di nuovi investimenti;
    in questo contesto si inserisce la necessità e l'opportunità di ricorrere alla realizzazione non soltanto di una zona franca, ma anche di una Zona economica speciale sisma (ZESs) che favorisca lo sviluppo sociale e la rigenerazione urbana, in chiave speciale, eccezionale e urgente. Un tale modello fornirebbe una risposta innovativa e «prototipale» per eventi sismici che possono colpire vaste aree nella comunità europea;
    oggi la zona del cratere è un'area depressa, ma con forti potenzialità; quindi è opportuno che lo Stato nell'ambito della doverosità propria del superamento degli ostacoli di cui all'articolo 3 comma 2 della Carta costituzionale, si faccia carico di rimuovere quelle barriere che impediscono a questi territori di ripartire;
    non solo, ma i dati macroeconomici relativi quantomeno alla regione Marche (quella più colpita dal gravissimo sisma del 2016), anche nel periodo precedente il sisma del 2016, indicano un trend negativo dell'economia della regione;
    l'obiettivo è quello di accelerare lo sviluppo economico del territorio soprattutto attraverso l'insediamento di specifici comparti di attività economica, l'adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della competitività e la creazione dei nuovi posti di lavoro. Il livello delle agevolazioni potrebbe essere diversificato tra le varie zone e potrebbe anche essere totale;
    il sistema di agevolazioni fiscali dovrebbe riguardare l'offerta di terreni per gli investimenti nell'area, ben servita a livello di infrastrutture stradali l'offerta di immobili industriali/commerciali, un mercato del lavoro competitivo con manodopera qualificata ed una burocrazia semplificata. Tutto ciò consentirebbe la creazione di un'area appenninica con forte vocazione allo sviluppo grazie al superamento delle barriere che la conformazione del territorio impone;
    l'area, anche in considerazione dei centri di accademia e di cultura presenti, potrebbe diventare un centro amministrativo, economico, scientifico e culturale del tutto indipendente dalle regole ordinarie vigenti nel resto del Paese. In considerazione dell'economia esistente, prevalentemente artigianale e di commercio al dettaglio, ad oggi assolutamente impedita nella circolazione di ricchezza a causa del sisma, la zona conoscerebbe un nuovo sviluppo legato a nuovi centri economici e realtà aziendali: si pensi alla trasformazione alimentare (produzione di prodotti a base carne, prodotti di frutta e verdura, la produzione di spiriti, la produzione di alimenti surgelati, lavorazione dei cereali), ai servizi informatici, alla produzione nei diversi settori dal tessile al calzaturiero alla produzione del legno, alla produzione dei materiali da costruzione, alla produzione e scambio di servizi e soprattutto all'implementazione della cultura scolastica ed accademica di eccellenza. Ciò per affermare che il sistema di agevolazioni potrebbe consentire ad investitori anche stranieri la creazione di sedi delocalizzate della propria impresa oltre alla creazione di nuove strutture (ricettive e no, di pubblico spettacolo ecc.) che, ruotando intorno al mondo delle università e degli istituti scolastici, siano di supporto per l'avanzamento di poli accademici e scolastici di eccellenza nei servizi (con strutture, mense, strutture ludiche e di svago ecc.). Sono punti forti che giustificherebbero investimenti nell'ampio territorio del cratere;
    tra l'altro le zone del cratere sono in ottimo posizionamento geografico, dato che si pongono come punto centrale quindi di contatto e collegamento per tutta l'Italia centrale, risultando ben servite a livello stradale ed aeroportuale;
    la ZESs è l'urico strumento in grado di arrestare il declino economico e sociale della vasta area interessata dal sisma del 2016; il declino in atto sta, peraltro, determinando anche lo spopolamento di una zona con importante patrimonio storico, artistico, culturale e naturale. La ZESs eviterebbe dunque danni al tessuto culturale, storico e naturale, oltre a quelli di natura economica. Tali benefìci sono attesi in misura nettamente superiore alle possibili perdite dell'erario, posto che le entrate fiscali che verrebbero meno con la ZESs al momento sono pressoché inesistenti. In altre parole, considerati i benefìci e gli oneri marginali che derivano dalla creazione della ZESs, il saldo rimane di gran lunga positivo,

impegna il Governo

ad adottare le opportune iniziative di carattere legislativo allo scopo di istituire una ZES sisma centro Italia stabilendo le modalità di funzionamento, durata e governo della ZESs, tra cui anche la misura di esenzione dalle imposte dirette, indirette e tributi locali, le condizioni che disciplinano l'accesso per ogni soggetto ai benefìci previsti per la ZESs, l'ente deputato al coordinamento generale degli obiettivi di sviluppo strategici insieme alle regole per la sua composizione e funzionamento.
9/2700/187Marchetti, Patassini, Paolini, Latini, Caparvi, Basini, De Angelis, Durigon, Gerardi, Saltamartini, Zicchieri, Bellachioma, D'Eramo.