ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/179

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOND DARIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/179
presentato da
BOND Dario
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   considerato che:
    l'articolo 46 del decreto-legge semplificazione del 2020 prevede disposizioni in materia di governance delle Zone economiche speciali (ZES), mentre l'articolo 93 del provvedimento in esame contiene disposizioni in materia di porti;
    l'evoluzione dei fenomeni geopolitici sta portando ad una nuova centralità del Mediterraneo che sta tornando centrale negli scambi globali. Tale tendenza si è intensificata nel che tornerà centrale negli scambi globali, nella quale si assista ad una crisi del circuito degli scambi globali;
    la ZES è definita come un'area geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un'area portuale facente parte della rete globale delle Reti di trasporto transeuropee, definite da regolamento (UE) n. 1315 dell'11 dicembre 2013. Nelle Zone economiche speciali si prevedono regimi amministrativi semplificati per i soggetti imprenditoriali che effettuano investimenti e specifici benefici fiscali;
    la regione Veneto ha avanzato sul finire del 2019 la richiesta di poter costituire una propria ZES nell'area metropolitana Venezia-Rovigo che garantirebbe 26 mila occupati e 2,4 miliardi; con evidenti ricadute sull'intero sistema regionale;
    l'istituzione di una Zona Economica Speciale nella regione Veneto, che ricomprenda tutta l'area industriale e portuale veneziana fino alla provincia di Rovigo, oltre a favorire una rapida ripresa del settore produttivo dell'intero territorio consentirebbe il recupero di 385 ettari di ex fabbriche oggi quasi in stato di abbandono, con enormi vantaggi anche per le entrate dello Stato;
    a finalità delle misure incentivanti è, infatti, quella di rilanciare gli investimenti strategici nelle aree portuali e retro-portuali del territorio veneto, per aumentare il livello occupazionale, incrementare l'attrattività delle zone interessate, creare nuovi modelli di produzione, anche attraverso una diversificazione economica, e, più in generale, un sistema che possa fungere da vera e propria leva per l'economia non solo di quel territorio ma di tutto il Paese;
    il 19 novembre 2019 è stata approvata la mozione 1-00295 sottoscritta da deputati veneti di tutti i gruppi nella quale si è impegnato il Governo: «...ad adottare iniziative per favorire l'istituzione di una zona economica speciale nella regione Veneto che comprenda Venezia e i comuni dell'entroterra che hanno come riferimento il porto di Venezia, sulla base del piano industriale che tutte le categorie economiche e le amministrazioni locali hanno già condiviso con la regione medesima»;
    la normativa ZES prevede che possano far parte di questa anche aree non contigue a condizione che siano collegate alle aree portuali da infrastrutture adeguate alla realizzazione del Piano di sviluppo strategico;
    il nesso economico-funzionale del territorio bellunese con il porto di Venezia è indubbio e fonda le sue radici nella storia dei rapporti commerciali tra la laguna e le Dolomiti. L'asse Venezia Belluno è indispensabile per lo sviluppo dell'intera provincia;
    le associazioni imprenditoriali della provincia di Belluno hanno avanzato nel giugno 2019 la proposta di ricomprendere il bellunese tra le aree contigue alla ZES Veneta,

impegna il Governo

compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, al fine di sostenere il rilancio economico della regione Veneto, tra le più colpite dall'emergenza COVID ad adottare gli strumenti legislativi necessari per consentire la costituzione di una Zona economica speciale nell'area metropolitana Venezia-Rovigo, prevedendo che il relativo Piano redatto dalla regione per la ZES individui un'area contigua o Zona Logistica Semplificata (ZLS) nel territorio bellunese collegata alla ZES.
9/2700/179. (Testo modificato nel corso della seduta) Bond, Pettarin, Versace.