ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE TOMA MASSIMILIANO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/10/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/150
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge in esame reca ulteriori misure per il sostegno e il rilancio dell'economia per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso l'impiego degli ulteriori 25 miliardi di euro di scostamento di bilancio approvati dal Parlamento lo scorso 29 luglio;
    l'articolo 29-ter, introdotto durante l'esame al Senato, prevede, al comma 1, il potenziamento e la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso, stabilendo l'adozione da parte delle regioni e delle province autonome di appositi piani, a partire dal distretto sanitario di base;
    in particolare, la crisi pandemica ha messo in luce la necessità di attuare nuovi modelli di welfare attraverso le cosiddette «strutture di prossimità», come evidenziato nel piano redatto dal Comitato di esperti in materia economica e sociale per il rilancio «Italia 2020-2022», con particolare riguardo all'assistenza socio-sanitaria, mediante adeguate alternative alla presa in carico ospedaliera e con una riorganizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici che trova appoggio sul sistema familiare e domiciliare, con il riconoscimento, ad esempio, della figura del caregiver, e sul Terzo settore;
    i caregivers familiari sono coloro che si prendono cura, al di fuori di un contesto professionale e a titolo gratuito, di una persona cara bisognosa di assistenza a lungo termine in quanto affetta da una malattia cronica, da disabilità o da qualsiasi altra condizione di non autosufficienza;
    la circostanza che, in Italia, a differenza di molti altri Paesi europei, questa figura non sia giuridicamente riconosciuta, né in alcun modo tutelata, rivela in modo inequivocabile quanto il lavoro di cura svolto gratuitamente sia stato invisibile, dato per scontato, e considerato irrilevante;
    pur non esistendo un dato ufficiale, secondo un'indagine di Istat 2015 sarebbero addirittura 7,3 milioni i caregivers familiari in Italia, prevalentemente donne (74 per cento), di cui il 31 per cento di età inferiore a 45 anni, il 38 per cento di età compresa tra 46 e 60, il 18 per cento tra 61 e 70 e ben il 13 per cento oltre i 70;
    lavoratrici e lavoratori a tutti gli effetti, a cui, però, non vengono riconosciuti diritti e che ogni giorno affrontano difficoltà che potrebbero essere superate se solo ci fosse una rete e un riconoscimento dell'importanza sociale della loro attività: vivono con 800 euro di invalidità e accompagno, e, in assenza di una legge di riferimento, si troveranno senza pensione, né ammortizzatori sociali;
    la maggior parte di loro ha perso o lasciato il lavoro perché il carico assistenziale spesso impone l'affiancamento costante, con conseguente impoverimento del nucleo familiare;
    tutti i decreti emergenziali, dal Cura Italia al Liquidità, hanno previsto timide misure solo per i lavoratori che hanno un familiare disabile, estendendo i permessi della legge n. 104 del 1992 e i congedi parentali, mentre nulla è stato previsto per le persone che accudiscono quotidianamente un familiare,

impegna il Governo

compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, a stanziare, in occasione della prossima legge di bilancio, adeguate misure economiche volte a riconoscere un congruo, quanto doveroso, supporto economico ai caregivers familiari, come individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
9/2700/150. (Testo modificato nel corso della seduta) Bellucci, De Toma.