Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: ROTELLI MAURO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/10/2020 CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) DICHIARAZIONE VOTO 12/10/2020 Resoconto ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA DICHIARAZIONE GOVERNO 12/10/2020 Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 12/10/2020
NON ACCOLTO IL 12/10/2020
PARERE GOVERNO IL 12/10/2020
DISCUSSIONE IL 12/10/2020
RESPINTO IL 12/10/2020
CONCLUSO IL 12/10/2020
La Camera,
premesso che:
il provvedimento all'esame reca misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia;
in base all'attuale formulazione della norma non è previsto alcun esonero contributivo per le imprese che fanno parziale ricorso alla cassa integrazione, ma solo per quelle che non richiedono trattamenti di ammortizzazione sociale;
questo penalizza moltissimo i datori di lavoro del settore alberghiero che tentano di recuperare la consistenza occupazionale precedente all'emergenza epidemiologica da COVID-19 pur in presenza di condizioni di mercato assai incerte. Risultano escluse dal beneficio, quindi, le aziende interessate da una maggiore situazione di difficoltà, che sono impossibilitate a riprendere a pieno ritmo l'attività e che potrebbero — se adeguatamente supportate — procedere con una riapertura parziale, richiamando in servizio una parte del personale che attualmente usufruisce del trattamento di integrazione salariale;
si stima che estendere l'esonero del versamento dei contributi previdenziali anche alle imprese che ricorrono parzialmente alla CIG, potrebbe permettere il rientro in azienda di circa 27.000 lavoratori, con un costo complessivo di 53,6 milioni di euro. Considerando che tali lavoratori, se non rientrassero in azienda, beneficerebbero dell'integrazione salariale per complessivi 103,6 milioni di euro, la norma potrebbe garantire un risparmio per l'erario di 50 milioni di euro,
impegna il Governo
ad estendere, con apposito provvedimento normativo, l'esonero contributivo previsto dal decreto in esame anche ai datori di lavoro del settore alberghiero e termale, che stanno ancora usufruendo del trattamento di integrazione salariale per una parte dei loro dipendenti.
9/2700/149. Rotelli, Lollobrigida, Zucconi, Prisco, Ciaburro.