Legislatura: 18Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Primo firmatario: GALANTINO DAVIDE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 12/10/2020 CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 12/10/2020
PARERE GOVERNO IL 12/10/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020
CONCLUSO IL 12/10/2020
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge in esame reca ulteriori misure per il sostegno e il rilancio dell'economia per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, attraverso l'impiego degli ulteriori 25 miliardi di euro di scostamento di bilancio approvati dal Parlamento lo scorso 29 luglio;
tra le principali novità, figurano alcune modifiche alla disciplina prevista per l'applicazione della detrazione al 110 per cento delle spese relative a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici;
in particolare, nel tentativo di aumentare la portata del cosiddetto Superbonus, sono state introdotte alcune semplificazioni, prevedendo, in particolare, che le difformità urbanistiche e catastali di singole unità abitative non pregiudicano la possibilità di ottenere il credito di imposta sui lavori relativi alle parti comuni di edifici plurifamiliari;
il nuovo comma 3-quinquies dell'articolo 51, infatti, introduce una semplificazione per la presentazione dei titoli abilitativi relativi agli interventi sulle parti comuni disponendo che le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili sono da riferire esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi;
oggi, chiunque potrà beneficiare del Superbonus, al pari di chi, invece, fino all'approvazione del provvedimento in esame, aveva dovuto sanare eventuali difformità del proprio immobile con costi che si aggirano intorno a 3.000 euro,
impegna il Governo
a valutare gli effetti applicativi dell'articolo 51, comma 3-quinquies, del provvedimento in esame, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a garantire uniformità di trattamento tra chi ha dovuto sanare le difformità urbanistiche e catastali della propria unità abitativa per usufruire della detrazione al 110 per cento e chi, invece, non vi è più tenuto.
9/2700/141. Galantino, Ferro, Ciaburro.