ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02700/106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: IOVINO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2020


Stato iter:
12/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 12/10/2020
CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/10/2020

ACCOLTO IL 12/10/2020

PARERE GOVERNO IL 12/10/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 12/10/2020

CONCLUSO IL 12/10/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02700/106
presentato da
IOVINO Luigi
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   La Camera,
   premesso che:
    le recenti misure e linee guida emanate rispettivamente dal Governo e dal Ministero dell'università e della ricerca per contrastare il prosieguo dell'emergenza COVID-19 contemplano ancora la possibilità dell'ibridazione per le università tra didattica in presenza e didattica a distanza, certo utile a mantenere il contagio sotto controllo ma spesso insufficiente per garantire l'interezza delle possibilità e dei servizi che una sede accademica deve offrire agli studenti universitari;
    date le circostanze socio-sanitarie numerosi studenti sul territorio nazionale stanno adoperandosi nel nuovo semestre al fine di rimanere o ritornare presso università vicine ai loro luoghi di residenza. Il che sembra avviare un movimento di rientro degli studenti presso le sedi universitarie del Sud e delle aree interne, territori negli anni passati abbandonati da molta parte dei giovani e così privati delle principali capacità produttive e di sviluppo per il futuro;
    le complicazioni relative a possibili restrizioni della mobilità tra regioni e tra territori, dovute anche alle scoperte di focolai e di flussi di contagio, rendono più difficili la vita e i servizi specialmente per gli studenti fuorisede e pendolari, già colpiti da disagi economici e sociali dovuti al periodo di lockdown;
    l'emergenza ha posto in evidenza la necessità per il diritto allo studio di un'uniformità nazionale di livelli d'assistenza, non derogabile in toto alle regioni almeno per la definizione delle tipologie di studenti (fuorisede, pendolari, in sede) e gli importi minimi delle borse di studio a sostegno degli studenti in difficoltà. I Livelli essenziali di prestazione (LEP) erano stati indicati come fondamentali dal decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, ma ancora ad oggi manca il decreto interministeriale richiesto almeno dall'articolo 7 dello stesso decreto legislativo, il quale permetterebbe di attuare questa uniformità nazionale per il diritto allo studio,

impegna il Governo:

a valutare l'opportunità, individuando preventivamente le necessarie risorse finanziarie, di intervenire normativamente per:
   a) favorire in maniera uniforme nel Paese il rientro del maggior numero di studenti possibili nelle università statali, così che possano far uso sia dei servizi corollari (biblioteche, laboratori, etc.) sia dei necessari strumenti del diritto allo studio afferenti alle sedi accademiche. Assicurando almeno in parte la modalità delle lezioni in presenza e garantendo un'equa disponibilità dei servizi a distanza per gli studenti sfavoriti da collocazione territoriale e situazione economica;
   b) agevolare quegli studenti universitari che vogliano iniziare o rimanere a studiare e formarsi presso le università statali del Sud, delle aree interne, o comunque di quei territori che hanno visto negli scorsi anni e decenni uno spopolamento in favore di luoghi più ricchi e con maggiori possibilità lavorative;
   c) sostenere gli studenti in difficoltà economiche, in particolare fuorisede e pendolari, che in questa situazione di criticità ancora diffusa si ritrovano dinanzi ostacoli ulteriori come l'affitto, il voto per le elezioni regionali e il referendum, gli spostamenti contingentati;
   d) attuare l'articolo 7 del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, al fine di stabilire in maniera dettagliata i LEP nazionali per il diritto allo studio, tra cui l'importo annuale minimo delle borse di studio per tutte le regioni e una definizione adeguata delle tipologie di studenti con relativi servizi a supporto, tra fuorisede, pendolari e in sede.
9/2700/106. (Testo modificato nel corso della seduta) Iovino.