Legislatura: 18Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma IEZZI IGOR GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 09/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 09/09/2020 MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
NON ACCOLTO IL 09/09/2020
PARERE GOVERNO IL 09/09/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/09/2020
RESPINTO IL 10/09/2020
CONCLUSO IL 10/09/2020
La Camera,
premesso che:
l'articolo 16 del decreto-legge reca disposizioni per facilitare l'esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero nel Referendum costituzionale del 20 e 21 settembre;
il voto degli italiani all'estero si configura come un voto per posta, dal momento che l'elettore all'estero riceve dai consolati un plico contenente la scheda elettorale, il cedolino antifalsificazione, una busta bianca dove inserire la scheda votata, una busta grande preaffrancata per il rispedire la scheda votata ed il cedolino elettorale;
la scheda elettorale non è timbrata ed è stampata su carta comune, ed il cedolino antifalsificazione, di fatto, è un codice alfanumerico che, durante lo scrutinio, il Presidente di seggio dovrebbe verificare nel registro che corrisponda all'elettore;
la scheda elettorale, infatti, viene inviata digitalmente ai consolati che, a loro discrezione, appaltano la stampa delle schede in copisterie locali non garantendo la certezza che il file con la grafica della scheda e dei cedolini anti falsificazione non vengano illegalmente copiati per permettere a terzi di stampare ulteriori schede elettorali e ulteriori talloncini antifalsificazione falsi; come spesso si è poi verificato, e come risulta verbalizzato dai rappresentanti di lista anche nelle ultime elezioni del 2018, il Presidente di seggio, durante lo scrutinio dei voti nei seggi speciali adibiti per scrutinare i voti degli Italiani all'estero, raramente controlla – prima dell'inserimento della busta nell'urna – la corrispondenza del codice antifalsificazione con l'elettore nel registro, e quindi l'autenticità del voto non viene accertata;
per limitare la possibilità di voti falsi, basterebbe applicare un'etichetta olografica sul talloncino antifalsificazione e prevedere la medesima carta filigranata delle schede nazionali per la stampa delle schede elettorali per gli elettori all'estero, in luogo della carta comune, utilizzando la poligrafica dello Stato, senza eccessivi ulteriori costi a carico dello Stato, poiché il costo per le schede elettorali per l'estero andrebbe ad ammortizzarsi sulla produzione totale visto che maggiori quantità di filigrana comportano un minor prezzo al kilogrammo, così come una produzione massima in poligrafica sarebbe complessivamente inferiore a scheda rispetto al costo in singole tipografie identificate dai consolati sul posto, essendo i lotti produttivi decisamente inferiori,
impegna il Governo
ad applicare un'etichetta olografica sul talloncino antifalsificazione e a prevedere l'utilizzo della poligrafica dello Stato per la stampa delle schede elettorali per gli elettori all'estero, utilizzando la medesima carta filigranata usata per le elezioni politiche nazionali, al fine di contrastare la falsificazione delle schede elettorali e dei cedolini antifalsificazione.
9/2648/7. Formentini, Iezzi.