Legislatura: 18Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 09/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 09/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 10/09/2020 MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 09/09/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/09/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 10/09/2020
ACCOLTO IL 10/09/2020
PARERE GOVERNO IL 10/09/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 10/09/2020
CONCLUSO IL 10/09/2020
La Camera,
premesso che:
stante l'attuale emergenza sanitaria ed epidemiologica derivante dalla diffusione di Covid-19 e della conseguente crisi economica che ne è derivata e che ha colpito pesantemente diversi e importanti settori economico produttivi del nostro Paese, con particolare riferimento agli esercizi commerciali e di vicinato;
l'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, stabilisce la previsione che, a decorrere dall'anno 2011, il canone di locazione relativo ai contratti aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione, possa essere assoggettato, in base alla decisione del locatore, ad un'imposta, operata nella forma della cedolare secca – in ragione di un'aliquota del 21 per cento – sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali;
successivamente, l'articolo 1, comma 59, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, ha esteso il regime agevolato della cedolare secca ai contratti stipulati nell'anno 2019 relativi a locali commerciali classificati nella categoria catastale C/l fino a 600 mq di superficie;
l'introduzione della cedolare secca per le locazioni commerciali ha indubbiamente avvantaggiato tanto i proprietari che i commercianti interessati;
in particolare, la facoltà di optare per l'imposta sostitutiva, ha consentito a molti proprietari di immobili di risparmiare sulle imposte dovute e, parallelamente è stato posto un freno al fenomeno degli affitti irregolari, effetti che sono stati sicuramente estesi anche ai settori commerciali, fungendo anche da calmiere sui prezzi delle locazioni e ampliando i margini di trattativa tra proprietari e inquilini;
soprattutto nella fase emergenziale, anche al fine di favorire la reimmissione sul mercato di locali commerciali dismessi, non locati o abbandonati appare necessario estendere il dettato normativo di cui al citato articolo 1, comma 59 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, anche ai contratti stipulati negli anni successivi al 2019;
anche stando al parere di numerose associazioni di categoria, per garantire un rilancio nel settore del commercio, dell'artigianato e dei servizi, accanto alle misure di detassazione per gli esercenti, appare indispensabile disporre una diminuzione del carico tributario sui redditi da locazione, sicuramente attraverso la cedolare secca per persone fisiche e società;
la tassazione che colpisce questi immobili limita fortemente, soprattutto alla luce della grave crisi economica e di liquidità delle piccole imprese, i margini di contrattazione fra proprietari e inquilini,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa di competenza finalizzata ad introdurre nell'ambito di un prossimo provvedimento l'applicazione della cedolare secca sugli affitti commerciali di cui al comma 59 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 anche alle locazioni commerciali stipulate negli anni 2020 e 2021.
9/2648/52. Fregolent, D'Alessandro.