Legislatura: 18Seduta di annuncio: 395 del 09/09/2020
Primo firmatario: BENIGNI STEFANO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 09/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/09/2020 PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/09/2020 SILLI GIORGIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/09/2020 SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 09/09/2020 MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
NON ACCOLTO IL 09/09/2020
PARERE GOVERNO IL 09/09/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/09/2020
RESPINTO IL 10/09/2020
CONCLUSO IL 10/09/2020
La Camera,
premesso che:
il patrimonio edilizio di molte città italiane consta in gran parte di edifici vetusti, di scarso pregio ed inefficienti dal punto di vista energetico;
taluni di questi edifici sono situati anche a ridosso dei centri storici e necessitano di importanti interventi di riqualificazione, che evitino il verificarsi di fenomeni di degrado urbano;
il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio rappresenta inoltre un importante volano per l'economia, poiché il settore dell'edilizia costituisce parte consistente del PIL;
le iniziative volte al recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio meritano particolare attenzione e vanno incentivate, intervenendo in particolare sul piano della semplificazione dei molteplici oneri burocratici,
la formulazione dell'articolo 10 del Decreto in esame, così come licenziato dal Senato, sembra contrastare con una logica di semplificazione, soprattutto laddove limita eccessivamente gli interventi di demolizione e ricostruzione anche in zone e per edifici nei fatti prive di esigenze di tutela dal punto di vista storico ed architettonico;
è stato segnalato da più parti il pericolo che l'introduzione di tali limiti rischi di blindare ed ingessare intere zone delle città italiane che, peraltro, con i centri storici e con i patrimoni di pregio non hanno nulla a che vedere,
impegna il Governo
a valutare la predisposizione di linee guida volte a circoscrivere le limitazioni delle operazioni di recupero del patrimonio edilizio, con particolare riferimento agli interventi di demolizione e ricostruzione nonché di ripristino di edifici crollati o demoliti che comportino modifiche di sagoma, prospetti, sedime, caratteristiche pianivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente e incrementi di volumetria, solamente quelle realtà effettivamente meritevoli di tutela dal punto di vista storico ed architettonico.
9/2648/36. Benigni, Gagliardi, Pedrazzini, Silli, Sorte.