ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02525/053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: FERRI COSIMO MARIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 04/06/2020


Stato iter:
05/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/06/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
 
PARERE GOVERNO 05/06/2020
ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/06/2020

DISCUSSIONE IL 05/06/2020

ACCOLTO IL 05/06/2020

PARERE GOVERNO IL 05/06/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 05/06/2020

CONCLUSO IL 05/06/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02525/053
presentato da
FERRI Cosimo Maria
testo di
Giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 351

   La Camera,
   premesso che:
    il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona, riconosciuto dall'articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU e dall'articolo 34 della Costituzione;
    l'Agenda 2030 vede fra le 16 finalità il diritto all'apprendimento e alla formazione della persona, come meglio rappresentato dagli stessi obiettivi 4 e di riflesso 3 e 5;
    obiettivo 4: Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; obiettivo 5: Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze;
    il libro verde sull'educazione e gli obiettivi della strategia di Lisbona vedono l'istruzione, l'educazione e la formazione quali elementi portanti della Società della Conoscenza, elemento dirimente nel sostenere la competitività di un Paese;
    il Ministero dell'istruzione prevede per l'anno scolastico 2020/21 per la Toscana ben 118 posti comuni docenti in meno, che significano la soppressione di almeno cinquanta classi;
    la provincia di Massa Carrara risulta particolarmente penalizzata, come evidenziato da tutte le sigle sindacali, i posti docenti passeranno infatti da un numero di 2139 a 2105: questa diminuzione costerà dalle 20 alle 30 classi in meno;
    nell'intraprendere tali decisioni, non si tiene conto di aspetti essenziali come l'edilizia scolastica, che nella provincia di Massa Carrara ha spesso strutture inadeguate per contenere un numero elevato di studenti per classe, perché inagibili o non a norma; non si considera la tipicità degli alunni della Scuola dell'infanzia e della Scuola Primaria, caratterizzata da una forte presenza di partecipazione sensoriale nel processo educativo; non si tiene neppure conto della necessità di supportare la permanenza in aree particolarmente svantaggiate, pur se strategiche nella loro posizione, anche in una ottica interdisciplinare di salvaguardia del territorio (leggasi rischio idrogeologico, abbandono delle terre, forte avanzamento di zone boschive non gestite);
    la pesante riduzione dei posti docenti non può essere giustificata dal calo demografico senza prendere in considerazione il contesto;
    non si evince che gli uffici competenti abbiano valutato l'avvio dell'anno scolastico 2020-2021 in un'ottica di fase terza o quarta dell'emergenza sanitaria mondiale;
    a seguito della pandemia, è invece necessario che il numero degli alunni per classe diminuisca, per consentire il dovuto e necessario rientro degli studenti nelle aule;
    a settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico, occorre ripartire in sicurezza, permanendo nella propria terra ed evitando un numero di studenti per classe lesivo del rispetto delle limitazioni in ordine al distanziamento interpersonale;
    in particolare in una provincia come quella di Massa Carrara che, specie in alcune aree particolari quali la Lunigiana, è stata duramente colpita dalla pandemia;
    l'aggregazione di più alunni provenienti da luoghi diversi ripropone la necessità di mobilità per studenti, in un momento nel quale la mobilità viene fortemente limitata e sconsigliata; il diritto alla salute, alla sicurezza e alla formazione di studenti e lavoratori può essere salvaguardata solamente riducendo i numeri degli allievi per classe e mantenendo, quindi, lo stesso numero di posti docenti del precedente anno scolastico;
    occorre garantire a studenti e lavoratori sicurezza all'interno delle classi e parità di trattamento nel numero di docenti tra tutte le province toscane, analizzando i dati di contesto e non semplicemente leggendo il numero degli alunni e il conseguente numero dei docenti;
    è di fondamentale importanza attuare e valorizzare il pieno diritto allo studio e tutelare il diritto alla salute di allievi, docenti e personale ATA,

impegna il Governo

nell'ambito delle proprie competenze, a valutare l'opportunità di garantire per l'anno scolastico 2020/21 lo stesso numero di posti comuni docenti del 2019/20.
9/2525/53. (Testo modificato nel corso della seduta) Ferri.