Legislatura: 18Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Primo firmatario: STEFANI ALBERTO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 04/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 BASINI GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020 CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 04/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/06/2020 Resoconto STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER PARERE GOVERNO 05/06/2020 ASCANI ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE)
DISCUSSIONE IL 05/06/2020
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 05/06/2020
NON ACCOLTO IL 05/06/2020
PARERE GOVERNO IL 05/06/2020
RESPINTO IL 05/06/2020
CONCLUSO IL 05/06/2020
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame si propone di attuare misure urgenti per l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021;
le scuole paritarie contribuiscono, infatti all'istruzione di una parte importante del Paese. Secondo i dati Istat del 2018, gli studenti iscritti sono circa il 9 per cento del totale. Di questi, più della metà frequenta scuole cattoliche. Ma cos’è una scuola paritaria ? Le scuole paritarie, secondo la legge 62/2000, sono istituti non direttamente gestiti dallo Stato, ma da altri enti. Non soltanto istituzioni private o religiose, ma anche enti locali, come i comuni. Si differenziano dalle scuole private propriamente dette perché le paritarie svolgono un servizio pubblico. Questi istituti hanno, infatti, l'obbligo di accogliere chiunque condivida il loro piano educativo, e sono abilitati a rilasciare titoli di studio con lo stesso valore di quelli delle scuole statali;
l'Italia si trova tra i Paesi sviluppati meno virtuosi per quanto riguarda l'istruzione. Senza considerare università e scuola dell'infanzia, nel 2015 l'Italia spendeva il 2,78 per cento del Pil in istruzione, a fronte di una media Ocse del 3,15 per cento. Una parte di questa differenza potrebbe essere spiegata dal risparmio che gli istituti paritari garantiscono allo Stato italiano, quando numerosi altri Paesi investono parte del proprio Pil anche nelle scuole paritarie;
le famiglie che iscrivono figli agli istituti paritari, e gli istituti stessi, si fanno carico di una spesa che è, per definizione, pubblica. A quanto ammonta il risparmio ? Secondo il Miur, il costo medio per studente è di 6.568 euro per le scuole dell'infanzia, 7.260 per le scuole primarie e 8.360 per le scuole secondarie. Tenendo in considerazione il numero di iscritti, e al netto del contributo di 500 milioni di euro l'anno alle paritarie, il risparmio per lo Stato è di 5 miliardi di euro ogni anno. Tale cifra non copre neppure gli asili nido, settore in cui gli istituti paritari sono circa la metà del totale. I posti per i bambini 0-2 anni sono, infatti, 322 mila in Italia, di cui 155 mila in scuole paritarie a gestioni diversa da quella comunale;
è evidente, dunque, che molte famiglie italiane si facciano carico di spese notevoli, a differenza delle loro omologhe europee. Quali sono queste famiglie ? Contrariamente al sentire comune, guardando ai dati del 2013, queste famiglie non sono soltanto l'espressione più benestante del Paese: secondo Istat, una famiglia su tre rientra nella fascia di reddito fino a 15 mila euro e soltanto una su cinque supera i 55 mila euro,
impegna il Governo
ad adottare iniziative di propria competenza affinché siano previste risorse da destinare per il sostegno al pagamento delle rette scolastiche, al fine di certificare che il supporto alle scuole paritarie sia un tema di salvaguardia della scuola statale, il cui peso non può essere sostenuto dalle sole famiglie.
9/2525/112. Stefani, Belotti, Basini, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Latini, Patelli, Racchella, Sasso, Cavandoli.