ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: TRANCASSINI PAOLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/050
presentato da
TRANCASSINI Paolo
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 18 del 2020, C. 2463 Governo, approvato dal Senato, reca «Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi»;
    le aree colpite dal sisma dovrebbero essere particolarmente attenzionate, proprio perché già colpite a sufficienza dal disagio economico e sociale;
    a tal proposito è opportuno segnalare che, al fine di ridurre i rischi da disimpegno automatico di alcuni Programmi Operativa (i PON Governance e capacità Istituzionale, Città metropolitane, Ricerca e Innovazione, Scuola e Inclusione sociale, e i POR delle Regioni Basilicata, Sicilia e Molise), è stata richiesta ed approvata dalla Commissione, la variazione del tasso di cofinanziamento nazionale. Ciò ha comportato una riduzione delle risorse dei Programmi Operativi liberando risorse dal Fondo di garanzia IGRUE e dal Fondo Sviluppo e Coesione della programmazione 2014-2020 (delibera CIPE 10 luglio 2017, n. 50);
    conseguenza di ciò è stata che, da come si evince nella recente Relazione sugli interventi nelle Aree Sottoutilizzate, allegata al DEF 2019 ( DOC. LVII, n. 2), le Amministrazioni responsabili di alcuni Programmi Operativi – PON e POR FESR 2014-2020 – hanno concordato con il Dipartimento politiche di coesione e con la Commissione europea di ridurre il tasso di cofinanziamento nazionale del proprio Programma operativo, rispetto a quello definito in sede di prima adozione del Programma, destinando le risorse così liberate (circa 769 milioni di euro) ai Programmi complementari;
    per le aree del sisma sarebbe opportuno il ricorso ad una simile misura, nello specifico istituendo un fondo in grado di sostenere le fasi della ricostruzione, finanziato attraverso la riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei Programmi Operativi delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria;
    la variazione del tasso di cofinanziamento rispetto a quello definito in sede di prima adozione del Programma, concordata con la Commissione europea, porterebbe a liberare risorse (almeno 900 milioni di euro) a vantaggio del contributo di solidarietà di 200 milioni di euro già autorizzato in sede di revisione dell'Accordo di Partenariato e incluso nell'adeguamento tecnico del QFP 2014-2020,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, per le aree del sisma già colpite da una grave crisi economica, di istituire un fondo a titolo di «defibrillatore finanziario» in grado di sostenere le fasi della ricostruzione migliorando il regime di aiuti a favore del tessuto socio-economico attraverso la riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale dei Programmi Operativi.
9/2463/50Trancassini, Prisco.