ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: RACCHELLA GERMANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/308
presentato da
RACCHELLA Germano
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    i giardini zoologici e gli acquari italiani sono fra le strutture maggiormente colpite dal grave stato di emergenza dovuto alla diffusione del COVID-19;
    come noto i giardini zoologici e gli acquari, che custodiscono un patrimonio fatto di animali per lo più appartenenti a specie in via di estinzione, non sono solo parchi dedicati al tempo libero, ma sono centri scientifici e culturali di alto rilievo, che hanno anche il compito di salvaguardare la biodiversità e che possono quindi essere considerati come vere e proprie task force al servizio della conservazione della natura;
    gli zoo e acquari italiani sono sotto il controllo del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (decreto legislativo n. 73 del 2005) che, di concerto con il Ministero della salute, monitora le condizioni di benessere degli animali e verifica i progressi scientifici e culturali che i parchi zoologici devono condurre per poter tutelare e conservare la biodiversità i giardini zoologici si trovano a sostenere costi ingenti, finalizzati in gran parte alla formazione e all'impiego di personale specializzato, nonché a garantire il benessere degli animali, offrendo loro le migliori condizioni di vita;
    anche in questo periodo gli operatori di zoo e acquari stanno continuando con costanza ed attenzione a prendersi cura degli animali. Non solo, stanno portando avanti, utilizzando le piattaforme web e i social network, un'altra importante opera quella di insegnare, soprattutto ai bambini, ad avere rispetto per la natura, come conservarla e proteggerla;
    come si sa zoo e acquari non usufruiscono di finanziamenti pubblici, ma si sostentano solo con l'incasso che deriva dalla vendita di biglietti per milioni di visitatori che ogni anno si recano presso queste strutture. La loro principale preoccupazione è quella relativa al tempo per il quale possono ancora fronteggiare questa straordinaria situazione determinata dal COVID-19 e a quanto ancora possono riuscire a mantenere il benessere dei loro animali. Nonostante abbiano adottato ogni accortezza atta a superare eventuali momenti di difficoltà, l'emergenza COVID-19 è, come si sa, così straordinaria da superare qualsiasi possibilità di previsione;
    non potendo più contare sui flussi turistici, sulle gite e sulle attività scolastiche, soprattutto in un periodo come quello primaverile che costituisce la loro fonte di sostentamento per l'intero anno, queste strutture si trovano davanti a una crisi dai risvolti preoccupanti, come l'eventuale perdita dei posto di lavoro per migliaia di addetti e l'impossibilità di mantenere adeguatamente, in condizioni di sicurezza e benessere, gli animali ospitati;
    la chiusura anche di un solo parco zoologico rappresenta un fatto unico e assolutamente con conseguenze per il benessere degli animali ospitati che impongono attenta riflessione e massima attenzione per salvaguardare animali e posti di lavoro magari si potrebbero prevedere misure economiche che garantiscano un'adeguata assistenza da parte dello Stato, attraverso erogazioni che non concorrano alla formazione del reddito imponibile e non siano soggette a ritenuta ex articolo 28 del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, nella copertura retributiva, oltre che contributiva, del personale addetto alla cura degli animali e nelle spese di mantenimento degli animali stessi,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare iniziative per il periodo di chiusura delle strutture, al fine di tutelare e garantire un'assistenza adeguata alle stesse e agli addetti del settore, dai quali dipende il benessere degli animali ospitati nei giardini zoologici e negli acquari italiani, nella consapevolezza che, nel giro di poche settimane, potrebbe determinarsi il collasso delle medesime strutture, che rappresentano uno strumento fondamentale di sensibilizzazione e di educazione alla conservazione della biodiversità e alla tutela dell'ambiente, valori questi riconosciuti dalla stessa Costituzione del nostro Paese.
9/2463/308. (Testo modificato nel corso della seduta) Racchella, Vallotto.