Legislatura: 18Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Primo firmatario: COLMELLERE ANGELA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 BASINI GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020 SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/04/2020 MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) DICHIARAZIONE VOTO 24/04/2020 Resoconto COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 24/04/2020
DISCUSSIONE IL 24/04/2020
NON ACCOLTO IL 24/04/2020
PARERE GOVERNO IL 24/04/2020
RESPINTO IL 24/04/2020
CONCLUSO IL 24/04/2020
La Camera,
premesso che:
il sistema nazionale di istruzione è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie e degli enti locali, e garantisce la libertà di scelta educativa in un pluralismo scolastico secondo la Costituzione e il diritto europeo, come è indicato dalla Legge 10 Marzo 2000, n. 62 definita «Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione», nonché della Risoluzione dell'Assemblea parlamentare del Parlamento europeo n. 1904, F-67075, Strasburgo, 4 ottobre 2012 che raccomanda, al comma 6.1., «di procedere rapidamente alla analisi richiesta per identificare le riforme necessarie a garantire in maniera effettiva il diritto alla libertà di scelta educativa»; ricordando che il sistema scolastico italiano è improntato al pluralismo educativo;
le Scuole paritarie svolgono un servizio pubblico, sono inserite nel sistema nazionale di istruzione, contribuendo alla realizzazione della finalità di formazione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola; sono oltre 13.000, per un totale di oltre 800.000 alunni e circa 120.000 lavoratori, tra personale docente ed amministrativo;
le Scuole paritarie perseguono la finalità di valorizzare il pluralismo dell'istruzione in Italia, partendo dal presupposto che sostenere concretamente la Scuola in questo difficile momento storico, costituisce il migliore investimento per il futuro delle giovani generazioni;
particolarmente per la prescolarizzazione ed il grado della primaria, caratterizzata da una carente offerta, in termini quantitativi, da parte dello Stato, alle paritarie si affiancano le strutture private, le cui rette rappresentano, in questa fase emergenziale di rischio perdita di lavoro, per i genitori un costo improvvisamente difficile da sostenere e, per le stesse strutture educative, in mancanza della riscossione delle rette, una serie di spese da sostenere (fitti e utenze, stipendi degli insegnanti) senza entrate;
deve, infatti, evidenziarsi che il costo delle rette in questo periodo di sospensioni attività scolastiche e lavorative rappresenta un problema su due fronti: da un lato le famiglie che repentinamente e loro malgrado si ritrovano privi di un reddito certo a fine mese (basti pensare ad esempio ai tanti lavoratori autonomi e partite Iva che, molto spesso, ricorrono a scelte di percorsi privati perché garantiscono un lungo orario più consono alla propria attività); dall'altro i lavoratori e le lavoratrici di ogni singola struttura, la cui eventuale chiusura comporta per loro la perdita del posto di lavoro;
l'emergenza sanitaria che ha colpito il Paese ha inesorabilmente investito anche il settore scolastico e, in mancanza di interventi a favore di tali strutture e/o a sostegno delle famiglie degli iscritti, l'esito sarebbe l'inevitabile collasso del sistema scolastico privato e parificato ed il conseguente scenario, per lo Stato, di ritrovarsi all'avvio del prossimo anno scolastico con la necessità di istituire nuove ed ulteriori classi, per far confluire gli alunni improvvisamente privi dei propri Istituti, dovendo comunque scongiurare la formazione delle cosiddette «classi pollaio» ed assicurare – come preannunciato dal Ministro – una distanza minima in classe tra gli alunni a fini preventivi di possibile contagio,
impegna il Governo
a disporre contributi aggiuntivi a scuole paritarie e private per esonerare i genitori dal pagamento delle rette ovvero a prevedere la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie e private per l'anno 2019/2020.
9/2463/302. Colmellere, Ribolla, Lorenzo Fontana, Bordonali, Lucchini, Basini, Belotti, Fogliani, Furgiuele, Latini, Patelli, Racchella, Sasso.