ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: PATASSINI TULLIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
BUBISUTTI AURELIA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
GASTALDI FLAVIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
GOLINELLI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
LIUNI MARZIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
LOLINI MARIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
LOSS MARTINA LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/04/2020
CASTELLI LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 24/04/2020
Resoconto PATASSINI TULLIO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 23/04/2020

PARERE GOVERNO IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

DISCUSSIONE IL 24/04/2020

RESPINTO IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/266
presentato da
PATASSINI Tullio
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    il comma 2, dell'articolo 78 del decreto-legge all'esame, istituisce un Fondo dotato di 100 milioni di euro per il 2020, destinati a coprire le spese per gli interessi passivi sui finanziamenti bancari e per sostenere l'arresto temporaneo delle attività di pesca;
    l'emergenza Coronavirus sta paralizzando quasi totalmente il settore della pesca, infatti, tutti i mercati ittici e l'80 per cento delle pescherie sono chiusi per motivi di sicurezza e tutela della salute vista l'emergenza;
    con questa emergenza, sono molti i pescherecci italiani che si sono fermati o hanno ridotto notevolmente la loro attività, a causa dei prezzi bassi al mercato, la forte riduzione della domanda nei canali della distribuzione tradizionale (mercati rionali, pescherie), e il quasi totale invenduto, dovuto al crollo della domanda;
    si sono fermate anche quelle imbarcazioni che proprio in questo periodo avrebbero dovuto iniziare la loro stagione ma hanno deciso di non armare le barche, non potendo garantire la distanza necessaria tra l'equipaggio e non avendo, una volta giunti a terra, garanzia di vendita del loro pescato;
    la liquidazione dei premi di fermo biologico, a valere su risorse FEAMP misura «fermo temporaneo», sta avvenendo con quasi 2 anni di ritardo, infatti, al momento ancora non si sono finiti di liquidare i premi alle imprese dell'anno relativo al fermo 2017;
    le imprese di pesca sono già in difficoltà, obbligate a causa di questa emergenza Coronavirus a chissà quanti mesi di stop, se poi a questo uniamo i ritardi nell'erogazione delle indennità il quadro si aggrava ulteriormente;
    molte aziende puntano sulla liquidazione del premio per far fronte al pagamento dei lavori di bordo effettuati nell'anno precedente e per il pagamento del gasolio che permette di lavorare;
    per poter dare ossigeno ad un comparto che sta soffrendo sarebbe, quindi, quanto mai necessario e urgente accelerare i pagamenti che potrebbero essere un sollievo importante per molte imprese di pesca in particolare quelle più grandi e strutturate, con più dipendenti,
    inoltre, orientativamente a fine luglio inizierà il periodo di fermo biologico della pesca ovvero la sospensione dell'attività di pesca in determinate aree effettuato per tutelare il patrimonio ittico dei mari, favorendo la riproduzione naturale delle specie più pescate;
    quando l'emergenza sarà rientrata le imbarcazioni nel periodo tra luglio e ottobre non potranno comunque ritornare a lavorare a causa del fermo biologico il che comporterebbe per le nostre marinerie un ulteriore fermo a danno anche dei consumatori che non potranno vedere sulle loro tavole ancora per qualche altro mese i prodotti ittici che garantiscono l'eccellenza del Made in Italy;
    sarebbe, quindi, importante prevedere che questi giorni di fermo «straordinario», che le imbarcazioni hanno effettuato a causa dall'emergenza COVID-19, possano essere sottratti dal periodo di fermo biologico temporaneo che dovranno effettuare nei prossimi mesi,

impegna il Governo

a prevedere misure urgenti per garantire alle imprese della pesca il pagamento degli arretrati del fermo pesca nonché considerare di poter sottrarre dal periodo di fermo biologico temporaneo che le imprese di pesca dovranno rispettare da luglio a ottobre, in accordo con le regioni e per Gsa, i giorni di inattività a causa dell'emergenza Coronavirus, affinché alla fine dell'emergenza i pescherecci possano ritornare a lavorare tranquillamente e recuperare i mancati guadagni dovuti allo stop imprevisto in questo periodo di emergenza dovuta dal COVID-19 e il consumatore a poter consumare in tutta sicurezza il pesce fresco italiano.
9/2463/266Patassini, Viviani, Bubisutti, Gastaldi, Golinelli, Liuni, Lolini, Loss, Manzato.