Legislatura: 18Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARE' NICOLA ITALIA VIVA 23/04/2020 FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 23/04/2020 D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 23/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 24/04/2020 MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020
ACCOLTO IL 24/04/2020
PARERE GOVERNO IL 24/04/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020
CONCLUSO IL 24/04/2020
La Camera,
premesso che:
secondo le stime più recenti su un totale di oltre 60 milioni di cittadini residenti in Italia, l'8,8 per cento è residente all'estero. In termini assoluti, gli iscritti all'AIRE sono cinque milioni e trecentomila. Dal 2006 al 2020 la mobilità italiana è aumentata del +70,2 per cento passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni di iscritti all'AIRE ai 5,3 milioni;
le camere di commercio estere (CCIE) e le rappresentanze istituzionali e associative delle comunità italiane all'estero rappresentano dei luoghi di grande importanza per la diffusione dell'italianità net mondo, sia per attrarre investimenti quanto per esportare la nostra dimensione di sistema-Paese;
l'emergenza epidemiologica in atto ha modificato in senso restrittivo le possibilità di movimento tra Stati diversi, in ragione delle diverse misure adottate per il contenimento dell'epidemia, costringendo in molti casi cittadini italiani residenti all'estero a rientrare in Italia o a rimanervi dopo esservi rientrati e sono nel periodo dell'emergenza sprovvisti di forme di sostentamento anche a causa delle misure restrittive adottate per il contrasto dell'epidemia,
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di prevedere adeguate forme di sostegno al reddito per i cittadini italiani residenti all'estero che si trovano in Italia nel periodo dell'emergenza, ovvero per coloro che non hanno maturato il diritto all'assistenza sociale nel paese di residenza, analoghe a quelle già previste per le categorie di cui al decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 in ragione delle necessità di tutela di tali cittadini aumentando se necessario in modo adeguato i fondi per assistenza diretta e indiretta gestiti dai Consolati o dai Comitati di assistenza locali nelle diverse circoscrizioni consolari;
a valutare l'opportunità di sottoscrivere una nuova Convenzione Maeci/Patronati, che da sola consentirebbe un grande contributo alla ottimizzazione, in un frangente così complesso, dell'erogazione dei servizi previsti per legge;
9/2463/236. (Testo modificato nel corso della seduta) Ungaro, Carè, Fregolent, D'Alessandro.