Legislatura: 18Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Primo firmatario: MAGLIONE PASQUALE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 23/04/2020 CASTELLI LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 23/04/2020
PARERE GOVERNO IL 23/04/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020
RITIRATO IL 24/04/2020
CONCLUSO IL 24/04/2020
La Camera,
premesso:
il provvedimento in esame reca misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 e interviene su molteplici settori quali sanità, fisco, credito, lavoro, pubblica amministrazione, istruzione, trasporti, giustizia, cultura e spettacolo, sport, informazione, trasporti, agricoltura, difesa, ordine pubblico e immigrazione;
in particolare uno dei pilastri del provvedimento in esame consiste nella disposizione di misure a sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese, tramite il sistema bancario e l'utilizzo del Fondo centrale di garanzia;
il Governo ha inoltre approvato il decreto-legge Liquidità dell'8 aprile 2020 n. 23 che rappresenta un pilastro economico del Governo nella lotta all'emergenza da coronavirus, dopo il decreto-legge Cura Italia, avendo introdotto, come noto, numerose misure atte a sostenere diverse categorie di contribuenti quali: imprese, lavoratori autonomi e professionisti, utili a garantire la loro continuità aziendale;
gli interventi previsti dal decreto hanno ampliato le possibilità di accesso alle garanzie di Stato, tramite il Fondo Centrale di Garanzie e tramite SACE S.p.a. società per azioni controllata da Cassa Depositi e Prestiti;
gli aiuti erogabili dal Fondo Centrale sono essenzialmente di tre tipologie:
a) finanziamento fino a 25.000 euro per piccole e medie imprese e persone fisiche che esercitano attività d'impresa, arti o professioni;
b) finanziamento fino a 800.000 euro per piccole e medie imprese con fatturato fino a 3,2 milioni di euro;
c) finanziamento fino a 5 milioni di euro per piccole e medie imprese (intese come imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro e fino a 250 dipendenti) e MID Cap fino a 499 dipendenti;
il decreto prevede inoltre una serie di misure per assicurare la continuità delle imprese nella fase dell'emergenza, con particolare attenzione a quelle che prima della crisi erano in equilibrio e presentavano una regolare prospettiva di continuità aziendale, intervenendo in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione che emerge dall'ultimo bilancio chiuso;
disattivando le cause di scioglimento societario nel caso di riduzione o perdita del capitale sociale (quindi senza necessità di ricapitalizzazione);
favorendo il coinvolgimento dei soci nell'accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che li pongono in secondo piano rispetto ai creditori;
nonostante sia stato previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo Centrale di Garanzia, si registrano ritardi nell'erogazione dei finanziamenti garantiti dallo Stato e conseguentemente difficoltà da parte dei titolari di attività economiche ad accedere ai suddetti finanziamenti;
considerato che:
le imprese manifestano un urgente bisogno di risorse per far fronte ai costi fissi che devono continuare a pagare, anche in seguito alla forte riduzione del fatturato o alla sospensione temporanea dell'attività;
l'obiettivo prioritario in questo momento è garantire la opportuna liquidità alle aziende affinché le stesse possano superare questo particolare momento di crisi,
impegna il Governo
ad attivare tutte le misure necessarie affinché i Ministeri, e tutti gli enti strumentali ad essi connessi, facilitino al massimo i pagamenti di tutte le somme dovute a fronte di prestazioni già stabilite, in corso di erogazione o già erogate, anche derogando alle tempistiche contrattuali sottoscritte.
9/2463/170. Maglione.