ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/155

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: VACCA GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/155
presentato da
VACCA Gianluca
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    nel corso dell'esame del provvedimento in Commissione referente sono stati presentati diversi emendamenti perfettamente uguali tra loro da diverse forze politiche, il 90.2 Piccoli Nardelli (PD), il 90.03 Vacca (M5S) e il 90.4 di Fusacchia (gruppo Misto);
    i 3 emendamenti prevedono disposizioni di carattere ordinamentale attinenti:
     a) alle modalità di erogazione e ai criteri di ripartizione del fondo unico per lo spettacolo e all'impiego delle suddette somme al fine di tenere conto delle attività che effettivamente potranno essere svolte a seguito delle misure disposte per contrastare l'emergenza sanitaria da Covid-19, nonché delle esigenze di tutela dell'occupazione e della riprogrammazione degli spettacoli;
     b) che il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo possa adottare, limitatamente agli stanziamenti relativi all'anno 2020, uno o più decreti ai sensi dell'articolo 21, comma 5, della legge 14 novembre 2016, n. 2020, anche in deroga alle percentuali previste per i crediti di imposta di cui alla sezione II del capo III della suddetta legge e al limite massimo previsto dall'articolo 21, comma 1 della medesima legge;
     c) alla impossibilità di procedere alle iniziative previste per il 2020 a causa dell'epidemia da COVID- 19, prevede un differimento dei termini all'anno 2021 del titolo di Capitale italiana della cultura attribuito alla città di Parma. Allo stesso tempo la disposizione prevede che le procedure in corso per l'attribuzione del titolo di «Capitale italiana per la cultura per l'anno 2021» si intendono riferite all'anno 2022;
     d) alla previsione che il credito di imposta riconosciuto, per l'anno 2020, ai sensi dell'articolo 65, comma 1, del decreto in esame, già includeva nella quantificazione dei relativi oneri anche gli immobili relativi ai soggetti esercenti in via esclusiva o prevalente attività di commercio al dettaglio di libri;
     e) alla previsione che le quote relative all'annualità 2018 del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche sia erogata ai beneficiari entro il primo semestre 2020 anziché nella seconda parte dell'anno;
     f) alla previsione di disposizioni volte ad accelerare la chiusura della procedura di liquidazione dell'ente IMAIE in liquidazione. Si dispone, inoltre, che l'eventuale residuo attivo sia trasferito al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e ripartito tra gli artisti, gli interpreti e gli esecutori, secondo le modalità definite con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo;
    tenuto conto che è palese la convergenza politica sui temi di cui agli emendamenti succitati,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare le misure richiamate in premessa.
9/2463/155. (Testo modificato nel corso della seduta) Vacca.