ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/148

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: NESCI DALILA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/04/2020
CASTELLI LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 23/04/2020

PARERE GOVERNO IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/148
presentato da
NESCI Dalila
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 18 del provvedimento all'esame dispone un incremento di 1.410 milioni di euro del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard sia in relazione agli interventi previsti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale di cui al Titolo in esame (750 milioni), sia in relazione agli interventi di contrasto alla emergenza COVID-19 previsti dalle corrispondenti misure del decreto-legge 14/ 2020 (660 milioni), ora assorbite dal decreto in esame;
    il citato articolo 18 precisa altresì che ciascuna regione è tenuta a redigere un apposito Programma operativo per la gestione dell'emergenza COVID-19 da approvarsi da parte del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell'economia, e delle finanze e da monitorarsi da parte dei predetti Ministeri congiuntamente;
    già in data 27 febbraio 2020 sono stati emanati i decreti del Capo del Dipartimento della Protezione Civile con i quali si individuano, per tutte le Regioni (comprese le regioni commissariate, Calabria e Molise), i Presidenti delle regioni soggetti attuatori delle misure correlate all'emergenza, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020;
    è evidente che, per talune regioni, l'emergenza sanitaria da COVID-19 si è sovrapposta alla straordinarietà della gestione correlata ai disavanzi dei piani sanitari; i Piani di Rientro (PdR) sono finalizzati a verificare la qualità delle prestazioni sanitarie ed a raggiungere il riequilibrio dei conti dei servizi sanitari regionali. Attualmente, le regioni in PdR sono sette (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise Puglia e Sicilia) e due delle quali sono commissariate (Calabria e Molise);
    nelle regioni commissariate, in particolare, si rilevano gravi vuoti di potere e conflitti di competenza nella gestione della emergenza sanitaria, tanto che il Commissario straordinario per la sanità calabrese, Gen. Dott. Saverio Cotticelli, ha pubblicamente affermato di non avere prodotto alcun decreto commissariale relativo al contrasto all'emergenza COVID-19 in quanto ritiene tale incombenza propria del soggetto attuatore succitato;
    i vincoli imposti dal piano di rientro non consentono la realizzazione di rapide misure di contrasto fondamentali per gestire l'emergenza tra le quali, in via prioritaria, l'urgente reclutamento di personale sanitario o un'efficace attività di prevenzione sul territorio, percorsi di telemedicina attraverso la rete dei MMG (medici di medicina generale) ed i pediatri di libera scelta, nonché l'assistenza domiciliare;
    appare dunque necessario, quanto meno per tutta la durata dell'emergenza COVID-19, rimuovere ogni vincolo o parametro restrittivo che non consenta azioni di contrasto alla COVID-19, sospendendo i piani di rientro dal deficit sanitario e il commissariamento nelle regioni interessate, soprattutto al fine di consentire agli organi preposti di procedere alle assunzioni straordinarie di personale medico e infermieristico sulla base del fabbisogno rilevato dalle aziende del Servizio Sanitario Regionale, relativamente alle necessità collegate all'emergenza COVID-19,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di intervenire per sospendere i piani di rientro delle regioni interessate, consentendo, in modo paritario, a tutte le regioni di agire come soggetti attuatori dell'emergenza COVID-19.
9/2463/148Nesci, Lorefice, Bologna, Nappi, Sportiello, D'Arrando, Ianaro, Menga, Lapia, Provenza, Massimo Enrico Baroni, Mammì, Sarli.