ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/134

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/04/2020
CASTELLI LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 23/04/2020

PARERE GOVERNO IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/134
presentato da
DAGA Federica
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    fronteggiare possibili situazioni di pregiudizio per la collettività derivanti dall'evoluzione dell'emergenza epidemiologica non può prescindere dal garantire a tutti i cittadini accesso all'acqua, e dunque a servizi igienici adeguati, ed una regolare distribuzione di energia elettrica e gas;
    l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), con la Delibera 117/2020/R/com ha ulteriormente prorogato fino al 3 maggio 2020 il blocco di tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e imprese – avviato dallo scorso 10 marzo;
    nel corso dell'esame al Senato è stato approvato l'Ordine del Giorno n. G/1766/299/5 (già emend. 19.1000/123) a prima firma del Sen. Anastasi;
    l'articolo 5 del DL n. 47/2014 e successive modificazioni prevede una serie di norme relative a soggetti in situazione di disagio abitativo che occupano abusivamente un immobile, negando la possibilità di chiedere la residenza e l'allacciamento a pubblici servizi. Tale articolo evidentemente non tiene in considerazione l'emergenza sociale e sanitaria correlata all'evolversi della pandemia di SARS 2 – COVID-19, le classi sociali coinvolte che difficilmente riescono ad accedere persino ai bonus fino ad ora introdotti, le difficoltà dei Comuni che non riescono fino in fondo a garantire il diritto all'abitazione ai propri cittadini meno abbienti e la difficoltà dei gestori che non trovano il legittimo ristoro economico pur erogando un servizio essenziale;
    l'emergenza dovuta alla diffusione del COVID-19, ha già prodotto e produrrà per molte famiglie nei prossimi mesi una consistente riduzione del reddito per sospensione o riduzione dell'attività lavorativa. In questa situazione molti soggetti si troveranno nella condizione temporanea di non poter pagare le utenze. È necessario, pertanto, predisporre misure volte a garantire che le famiglie siano ugualmente tutelate;
    l'emergenza dovuta alla diffusione del COVID-19, ha già prodotto e produrrà per molti gestori del servizio idrico integrato una notevole riduzione dei pagamenti delle bollette, ha già prodotto il blocco di un numero considerevole di cantieri come previsti da Piano d'Ambito, produrrà quindi un mancato introito che andrà a scompensare gli equilibri di bilancio degli stessi gestori. È necessario, pertanto, predisporre misure volte a garantire che vengano svolti i lavori previsti dal Piano d'Ambito col fine di garantire gli investimenti utili per la qualità e quantità di acqua necessarie alle utenze gestite;
    attualmente il Piano nazionale di interventi nel settore idrico di cui all'articolo 1, comma 516 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e successive modificazioni prevede una dotazione di 1 miliardo di Euro per 10 anni suddivisi per «Acquedotti» e «Dighe», nella quota del 40 per cento e del 60 per cento, e il Fondo di garanzia per le opere idriche, istituito con l'articolo 58, comma 2 della legge 28 dicembre 2015 n. 221, alimentato da quota parte della tariffa. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 maggio 2019 sono individuati gli interventi prioritari e dei criteri di utilizzo del predetto Fondo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di adottare ogni opportuna iniziativa volta a garantire la sospensione fino al termine dello stato di emergenza, o comunque non prima del 31 maggio 2020, delle procedure di limitazione, sospensione o disattivazione delle forniture idriche, di energia elettrica e gas già avviate, o in fase di attivazione, di ampliare la platea per l'accesso al Bonus idrico agli utenti domestici colpiti dalla crisi economica causata dal COVID-19, di adottare ogni opportuna iniziativa volta a garantire l'aumento dei fondi previsti per il Piano nazionale di interventi nel settore idrico e di prevedere lo stanziamento di risorse nel Fondo di garanzia al fine di consentirne l'utilizzo immediato da parte dei gestori del servizio idrico integrato; a valutare l'opportunità di una revisione normativa dei presupposti per l'applicazione della disposizione di cui all'articolo 5 del decreto-legge n. 47 del 2014.
9/2463/134Daga.