ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02463/013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2020
VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 23/04/2020


Stato iter:
24/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 24/04/2020
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 23/04/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/04/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 24/04/2020

ACCOLTO IL 24/04/2020

PARERE GOVERNO IL 24/04/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 24/04/2020

CONCLUSO IL 24/04/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02463/013
presentato da
CENNI Susanna
testo presentato
Giovedì 23 aprile 2020
modificato
Venerdì 24 aprile 2020, seduta n. 331

   La Camera,
   premesso che:
    il florovivaismo rappresenta il 5 per cento della produzione agricola totale in Italia e si estende su una superficie di quasi 30 mila ettari, conta 23 mila aziende e 100 mila addetti. Tra le imprese 14 mila coltivano fiori e piante in vaso e 7 mila sono vivai. Il comparto vale circa 2,5 miliardi di euro. In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l'Italia, vale il 15 per cento della produzione comunitaria, con un particolare peso e prestigio nell’export e nell'arredo verde di molte Capitali;
    la produzione florovivaistica rappresenta una importante novità nell'uso della progettazione urbanistica più ricevente, rivestendo un ruolo centrale in termini di sostenibilità ambientale, e può contribuire agli importanti obiettivi previsti nel Green Deal europeo, per le produzioni alimentari e la vivibilità degli ambienti urbani, extraurbani e delle foreste;
    si tratta di un settore vitale dell'economia italiana che oggi subisce più di altri le tragiche ripercussioni dovute all'emergenza COVID-19, con ingenti danni economici, cali di vendite sino al 100 per cento e uno scenario futuro preoccupante;
    le misure restrittive e l'emergenza sanitaria stanno riducendo notevolmente il fatturato che di norma si realizza prevalentemente nei mesi primaverili, con conseguenze che si stanno ripercuotendo lungo tutta la filiera produttiva ed occupazionale;
    nonostante le attività florovivaistiche inizialmente bloccate, con conseguenze disastrose dal punto di vista della conservazione di fiori recisi e piante in vaso e siano state poi autorizzate ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 marzo 2020, sussistono ancora gravi ed evidenti criticità nella catena della commercializzazione;
    le caratteristiche di tale comparto, per cui molti prodotti hanno una conservazione limitata nel tempo e sono destinati al macero dopo pochi giorni, oltre alle evidenti restrizioni relative al mercato estero e interno (ed in particolare la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose) hanno causato gravissimi perdite economiche stimate ad oggi a circa 1 miliardo di euro;
    il settore florovivaistico necessita quindi, in maniera tempestiva, di un sostegno adeguato e rapido per poter rientrare dai capitali anticipati per le produzioni invendute, per lo smaltimento del prodotto macerato, ed ulteriormente per far fronte alle anticipazioni indispensabili per poter avviare le produzioni future;
   considerato che:
    le associazioni del settore hanno richiesto al Governo interventi, condivisibili in quanto riconducibili alla specificità produttiva del comparto utili a sostenere la liquidità e la continuità produttiva ed occupazionale delle aziende. Ed in particolare:
     1) l'istituzione di un fondo di garanzia ad hoc per il comparto florovivaistico nazionale per operazioni finalizzate alla rinegoziazione dei finanziamenti;
     2) il riconoscimento di COVID-19 come evento eccezionale e di grave turbamento dell'economia, ai sensi dell'articolo 107 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e lo stato di Calamità naturale ai sensi del decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102 per il comparto florovivaistico con l'attivazione conseguente di un Fondo di Solidarietà nazionale per interventi compensativi adeguati;
     3) la sospensione dei pagamenti per le rate dei mutui, finanziamenti e prestiti;
     4) il congelamento transitorio dei versamenti contributivi e previdenziali;
     5) la definizione di strumenti normativi comunitari e nazionali per semplificare il riconoscimento di COVID-19 quale causa di forza maggiore di decadenza dei contratti;
     6) un piano di rilancio con insediamento del tavolo nazionale ed azioni di informazione, promozione e valorizzazione del comparto florovivaistico nel mercato interno ed estero ed incentivi per la partecipazione delle imprese a fiere ed eventi di rilievo nazionale ed internazionale;
    Governo e Ministeri competenti stanno monitorando attentamente la crisi di tale settore. Il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova ha proposto in sede di conversione del decreto Cura Italia l'istituzione di un Fondo di 100 milioni;
   valutato che:
    nel provvedimento in esame «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi» sono presenti norme relative al comparto agricolo;
    il comma 2-quinquiesdecies dell'articolo 78 del provvedimento in esame, introdotto dal Senato, prevede a favore delle imprese del settore florovivaistico la sospensione, dalla data di entrata in vigore della legge di conversione fino al 15 luglio 2020, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché la sospensione tra il 1o aprile e il 30 giugno 2020 dei versamenti IVA. I versamenti dovranno, poi, essere effettuati o in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2020 o attraverso rateizzazione dell'importo, con la prima rata pagabile a decorrere da luglio 2020, e per un totale di 5 rate;
    tali misure, pur rappresentando un primo segnale nei confronti del settore, non sono evidentemente sufficienti per venire incontro alle gravissimi difficoltà delle aziende;
    l'ordine del giorno numero 0/1766/359/05 approvato al Senato mercoledì 8 aprile 2020 al decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 impegna il Governo, tra l'altro, a:
     1) garantire le necessarie forme di liquidità per le imprese dei settori agricolo ed agroalimentare per superare la forte crisi di liquidità attuale, al fine di permettere alle imprese di far fronte alle necessarie spese dell'anno, ai mutui, alle anticipazioni della nuova annata;
     2) relativamente alle aziende del settore florovivaistico e del latte, a prevedere la sospensione dei versamenti di ritenute, contributi e premi, nei confronti delle pubbliche amministrazioni;
     3) in particolare per il settore florovivaistico valutare la possibilità di accesso al credito di imposta per spese energetiche sostenute da filiera ed interventi finalizzati con fondi ISMEA; prevedere altresì la proroga del cosiddetto bonus verde anche per il 2021, con un aumento dell'ammontare complessivo oggetto di detrazione,

impegna il Governo

ad intervenire in maniera determinante e coordinata con le regioni interessate, per evitare il tracollo del settore, e ad inserire nel prossimo provvedimento utile, coerentemente con quanto già espresso nell'ordine del giorno numero 0/1766/359/05 approvato al Senato, norme efficaci per sostenere la ripresa del comparto florovivaistico nazionale, sostenere la liquidità delle imprese e salvaguardare la continuità produttiva ed occupazionale di aziende ed indotto. In particolare:
  a) a garantire le necessarie forme di liquidità per le imprese al fine di permettere di far fronte alle spese ordinarie, ai mutui, alle anticipazioni previste per il nuovo anno produttivo;
  b) a prevedere la sospensione dei versamenti anche in scadenza entro lo scorso 20 marzo, di ritenute, contributi e premi, nei confronti delle pubbliche amministrazioni di cui agli articoli 61 e 62 del presente decreto;
  c) a istituire presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali un fondo con congrua dotazione per l'anno 2020 per risarcire le imprese del settore florovivaistico dei danni subiti a causa dell'emergenza e a valutare la possibilità di accesso al credito di imposta per spese energetiche sostenute da filiera ed interventi finalizzati con fondi ISMEA;
  d) a promuovere l'accesso al credito di imposta per far fronte alle spese energetiche sostenute dalla filiera e consentire alle aziende di accedere ai fondi ISMEA per realizzare determinati interventi;
  e) prevedere la proroga del cosiddetto bonus verde anche per il 2021, con un aumento dell'ammontare complessivo oggetto di detrazione;
  f) ad istituire un fondo di garanzia ad hoc per il comparto florovivaistico nazionale per operazioni finalizzate alla rinegoziazione dei finanziamenti;
  g) a promuovere azioni di informazione, promozione e valorizzazione del comparto florovivaistico nel mercato interno ed prevedere apposite iniziaitive in ambito promozionale a sostegno del settore florovivaistico di rilievo nazionale ed internazionale.
9/2463/13. (Testo modificato nel corso della seduta) Cenni, Incerti, Vazio.