Legislatura: 18Seduta di annuncio: 321 del 31/03/2020
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 31/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 31/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 31/03/2020 GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 31/03/2020
PARERE GOVERNO IL 31/03/2020
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 31/03/2020
CONCLUSO IL 31/03/2020
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, introduce misure urgenti volte a ridurre la pressione fiscale sul lavoro dipendente tramite la riduzione della tassazione sul lavoro;
il predetto decreto-legge non ha fatto parte di un percorso di riforma più ampio, escludendo di fatto lavoratori autonomi e partite IVA, ancora una volta oggetto di una irrazionale discriminazione;
il provvedimento in esame, seppure involontariamente, ha amplificato le disparità tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, a sfavore di questi ultimi;
la debolezza dell'economia italiana, da lungo tempo costretta da un debito troppo difficilmente sostenibile e da prospettive di crescita prossime alla stagnazione, sta incidendo in maniera negativa sulla tenuta dell'intero sistema sociale del nostro Paese, oltre che sulla competitività e attrattività dei suoi assetti produttivi;
le rigide misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 disposte mediante decreti-legge ed atti del Governo hanno imposto la chiusura di numerose attività produttive in tutto il Paese, provocando in prospettiva gravissimi danni per l'intero tessuto produttivo dell'economia italiana;
in questo momento di crisi emergenziale senza precedenti occorre fare uso di tutti gli strumenti necessari per attuare misure strutturali e organiche efficaci in grado di innescare un meccanismo virtuoso e stabile di crescita del PIL sia dal punto di vista della pressione fiscale sia dal punto di vista delle imposte;
l'esigenza di predette misure si fa ancora più chiara data l'evidente necessità di predisporre un piano di ripartenza e di sostegno per l'intero assetto produttivo nazionale, messo in ginocchio dalla crisi vigente,
impegna il Governo:
a promuovere – già nelle prime sedi utili:
a) una più incisiva e strutturale riforma del cuneo fiscale atta a ridurre la sperequazione tra reddito disponibile dei lavoratori dipendenti e reddito disponibile dei lavoratori autonomi e partite IVA, anche mediante l'introduzione ed estensione di esoneri contributivi;
b) una riforma del sistema fiscale che preveda l'introduzione immediata di una flat tax, per famiglie e imprese su tutto il territorio nazionale in modo indiscriminato, da riconvertirsi, terminato il periodo di emergenza e crisi economica dovuta al COVID-19, in una flat tax sul reddito incrementale, ovvero sul maggior reddito prodotto rispetto al periodo d'imposta precedente.
9/2423/5. Ciaburro, Caretta.