ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02423/016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 321 del 31/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: AMITRANO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/03/2020


Stato iter:
31/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 31/03/2020
Resoconto GUERRA MARIA CECILIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 31/03/2020

ACCOLTO IL 31/03/2020

PARERE GOVERNO IL 31/03/2020

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 31/03/2020

CONCLUSO IL 31/03/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02423/016
presentato da
AMITRANO Alessandro
testo di
Martedì 31 marzo 2020, seduta n. 321

   La Camera,
   premesso che:
    il disegno di legge di conversione del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3, reca misure volte a ridurre la tassazione sul lavoro e in particolar modo, il provvedimento dispone delle misure relative al trattamento integrativo del reddito e una detrazione dall'imposta lorda a favore dei percettori di redditi di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati;
    il cuneo fiscale corrisponde alla somma delle imposte e dei contributi previdenziali che gravano sui redditi dei lavoratori e dei datori di lavoro e, quindi, la differenza tra il costo di un lavoratore per l'azienda che lo impiega e quanto il lavoratore percepisce come retribuzione in busta paga;
    sulla base di quanto rilevato dai recenti dati Ocse nel 2019 risulta che la pressione fiscale in Italia, è pari al 42,1 per cento del pil, un dato particolarmente alto e le imposte gravano prevalentemente sui lavoratori dipendenti, dai dati emerge che il cuneo fiscale nel nostro Paese – per un lavoratore medio senza figli a carico – risulta essere pari al 47,9 per cento del costo del lavoro contro una media dei Paesi Ocse del 36,1 per cento collocando l'Italia al terzo posto, dopo Belgio e Germania, per l'incremento più alto relativo alle imposte sul reddito a carico dei lavoratori;
   considerato che:
    il provvedimento in esame rappresenta un passo importante poiché il cosiddetto bonus Irpef viene aumentato a coloro che già ne fruivano e nel contempo viene significativamente ampliata la platea degli aventi diritto che coinvolgerà circa 16 milioni di lavoratori;
    la misura infatti, è diversificata a seconda del reddito e si muove su un doppio binario in quanto si prevede una misura strutturale con il trattamento integrativo per i lavoratori con reddito complessivo lordo non superiore a 28.000 euro, ovvero l'integrazione ed estensione del bonus Irpef;
    sulla base di quanto disposto dall'articolo 2, comma 2, del decreto-legge in esame si prevede che «In vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni fiscali, l'ulteriore detrazione di cui al comma 1 spetta per le prestazioni rese dal 1o luglio 2020 al 31 dicembre 2020»;
    l'articolo 2, istituisce una misura cosiddetta temporanea, ossia un'ulteriore detrazione dall'imposta lorda, parametrata al reddito da lavoro dipendente e assimilati per i redditi superiori ai 28.000 euro e fino a 40.000, una detrazione limitata che si applica alla sola seconda metà del 2020,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di rendere strutturale, nel primo provvedimento utile e nel rispetto del vincolo di finanza pubblica, nell'ambito di una complessiva revisione del sistema delle detrazioni, la misura di cui all'articolo 2 relativa alla detrazione aggiuntiva che presenta un carattere temporaneo in quanto si applica limitatamente solo alle prestazioni di lavoro rese nel semestre dal 1o luglio al 31 dicembre 2020.
9/2423/16. (Testo modificato nel corso della seduta) Amitrano.