ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02394/095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 313 del 27/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELOTTI DANIELE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASINI GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
FURGIUELE DOMENICO LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
PATELLI CRISTINA LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 27/02/2020


Stato iter:
27/02/2020
Fasi iter:

DICHIARATO INAMMISSIBILE IL 27/02/2020

CONCLUSO IL 27/02/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02394/095
presentato da
BELOTTI Daniele
testo di
Giovedì 27 febbraio 2020, seduta n. 313

   La Camera,
   premesso che:
    un processo giudiziario rappresenta un momento che può sconvolgere la vita di una persona;
    in molti casi, però, la causa si risolve con un'assoluzione, ma i danni morali, psicologici e talvolta pure fisici di anni da imputato, non si possono cancellare, ancor di più in casi che finiscono sulle pagine della cronaca, bollando l'indagato come colpevole ancor prima di mettere piede in un'aula di tribunale;
    nei casi di assoluzione, al cittadino indagato da un lato resta, ovviamente, la soddisfazione per la fine di un incubo, ma dall'altro nessuno offre un minimo risarcimento, neppure morale, per il calvario subito, anzi, si trova pure le spese legali per la propria difesa da pagare;
    la normativa vigente prevede un risarcimento economico per ingiusta detenzione (articoli 314 e 315 del codice di procedura penale);
    il cittadino assolto da un'ingiusta accusa subisce anche un pesantissimo danno di immagine simile a una diffamazione;
    un provvedimento teso a salvaguardare la dignità, l'onore e il rispetto della persona colpita da accuse ingiuste e riabilitarla pienamente davanti all'opinione pubblica. Un atto morale di ammissione di responsabilità verso una persona che per l'accusa subita è stata, di fatto, diffamata,

impegna il Governo

a prevedere una modifica del codice di procedura penale al fine di istituire delle pubbliche scuse da parte dell'amministrazione giudiziaria nei confronti dei cittadini ritenuti non responsabili dei reati a loro imputati e prosciolti con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato o per il procedimento che è stato archiviato, al fine di offrire a colui che viene assolto una sorta di risarcimento morale, quindi senza alcuna spesa per la Pubblica Amministrazione, in modo da vedere riabilitata, almeno in parte, la dignità e l'immagine del cittadino prosciolto.
9/2394/95Belotti, Basini, Colmellere, Fogliani, Furgiuele, Latini, Patelli, Racchella, Sasso.