ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02394/199

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 313 del 27/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/02/2020


Stato iter:
27/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/02/2020
FERRARESI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 27/02/2020

PARERE GOVERNO IL 27/02/2020

RESPINTO IL 27/02/2020

CONCLUSO IL 27/02/2020

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02394/199
presentato da
MAZZETTI Erica
testo di
Giovedì 27 febbraio 2020, seduta n. 313

   La Camera,
   premesso che:
    il decreto-legge in esame reca modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni;
    ad avviso della presentatrice:
     come trasversalmente ed univocamente rilevato da tutti gli operatori del diritto – dall'Avvocatura, alla Magistratura, sino al mondo Accademico – le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame, fortemente volute dal Ministro Bonafede, si connotano, unitamente alla riforma della prescrizione, per un approccio caratterizzato da superficialità e addirittura, talora, da dilettantismo nel modo in cui si affrontano materie di tale complessità e rilevanza per i cittadini;
     un simile approccio affonda le proprie radici in quella cultura acriticamente repressiva di cui Bonafede è il paladino, contribuendo, in tal modo, all'attuale imbarbarimento della giustizia e della sua comunicazione;
     una perversa idea di giustizia secondo la quale non esistono innocenti, ma colpevoli che l'hanno fatta franca, una concezione secondo la quale il difensore è una presenza superflua, un interlocutore molesto o, addirittura, un complice del reo. Quella per cui anche il giudice talvolta è irrilevante, in quanto è sufficiente che la legalità sia garantita dalla parte pubblico ministero;
     un coro di giuristi che, all'unisono, ha evidenziato come il ministro Bonafede, dopo aver istituzionalizzato l'ergastolo processuale, a braccetto con il Pd, stia oggi consegnando proprio ai pubblici ministeri lo scettro della decisione sulla rilevanza o meno delle intercettazioni, con la conseguenza di una difesa, ancora una volta umiliata ed una compressione di diritti di rilevanza costituzionale ridotti, in ragione di tale interventi, un inutile orpello;
     la riforma Bonafede, oltre a costituire un grave vulnus alla Costituzione, è una riforma intellettualmente prigioniera di un'idea sbagliata, fondata sulla valorizzazione del volto feroce di uno Stato giacobino e giustizialista, colpevolmente ignorante sia del plesso dei principi costituzionali fondanti il procedimento penale, sia degli inviolabili diritti di libertà dei cittadini;
     non vi è alcuna plausibile ragione sul piano criminologico, così come sul piano del diritto penale sostanziale, nell'estensione ai reati commessi dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di pubblico servizio contro la Pubblica Amministrazione, della disciplina delle intercettazioni dettata per i reati di criminalità organizzata;
     di eccezionale gravità, sotto il punto di vista dell'indispensabile giudizio di comparazione di diritti costituzionalmente tutelati, è l'estensione dell'uso dei captatori informatici agli incaricati di pubblico servizio. Con tale innovazione normativa la platea di soggetti interessati si dilata smisuratamente, colpendo, oltre ai dipendenti dello Stato, una nuova specie di «nemici del popolo»: tabaccai, postini, netturbini, tranvieri, medici di famiglia, infermieri, medici e infermieri di ospedali convenzionati anche non statali, bidelli, guardie giurate, dipendenti di aziende telefoniche, dipendenti della RAI, farmacisti, ed altri ancora,

impegna il governo,

a valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame, al fine di adottare con urgenza ogni iniziativa normativa volta a prevedere l'utilizzo dell'intercettazione tramite l'utilizzo dei captatori informatici ai soli incaricati di pubblico servizio legati alla P.A. da un rapporto di dipendenza organica e funzionale.
9/2394/199Mazzetti.