ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/02305/097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: PIASTRA CARLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
COLLA JARI LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
DARA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
GALLI DARIO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
GUIDESI GUIDO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
PETTAZZI LINO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019


Stato iter:
23/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/12/2019
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/12/2019

ACCOLTO IL 23/12/2019

PARERE GOVERNO IL 23/12/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/097
presentato da
PIASTRA Carlo
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame reca una serie di disposizioni volte a promuovere, attraverso specifici contributi, gli investimenti di comuni e regioni finalizzati anche alla messa in sicurezza di edifici e territorio e, in particolare, l'articolo 1 ai commi da 848 a 850 prevede diverse modifiche al Fondo di solidarietà comunale;
    secondo il CNR, i fenomeni atmosferici estremi hanno avuto un'intensificazione durante l'ultimo secolo del 900 per cento. Dal 2010 al 2017, sono stati 126 i comuni italiani colpiti da eventi atmosferici che un tempo si sarebbero definiti «eccezionali», con 52 casi di allagamento (o «bombe d'acqua»), 98 di danni alle infrastrutture, 56 giorni di stop per treni e metropolitane dovuti all'effetto dei fenomeni atmosferici, 44 casi di frane dovute a pioggia e trombe d'aria, 40 eventi di esondazione di corsi d'acqua. Senza contare i disagi provocati da interruzioni di energia elettrica e disservizi vari;
    l'88 per cento dei comuni italiani presenta almeno un'area caratterizzata da rischio idrogeologico, in cui vivono e/o lavorano complessivamente circa 7 milioni di italiani. Le aree colpite hanno riguardato 18 regioni italiane tra il 2013 e il 2016. Legambiente sollecita da tempo un «Piano nazionale di adattamento al clima», che consenta di fare fronte ai mutamenti climatici in atto. Parallelamente, si è discusso in vari contesti della necessità di provvedere alla manutenzione del nostro patrimonio pubblico, non solo infrastrutturale, adoperandoci per questo immenso «cantiere» che rischia di andare in pezzi ad ogni cambiamento del tempo;
    i comuni si trovano nelle condizioni di dover provvedere autonomamente, attraverso polizze « All risks», ad assicurare il loro patrimonio immobiliare, dal momento che sono frequenti i casi di strutture pubbliche scoperchiate, danneggiate, a volte rese del tutto inagibili da fenomeni atmosferici di forte entità;
    il riconoscimento dello stato di calamità non può essere tuttavia l'unico rimedio a tale situazione e le polizze sottoscritte con i vari broker di riferimento permettono ai comuni di assicurare almeno in parte il proprio patrimonio. Nonostante tale prassi consolidata alcuni comuni emiliani colpiti da eventi atmosferici estremi (precipitazioni intense, trombe d'aria, grandinate eccezionali) hanno recentemente registrato l'indisponibilità delle compagnie assicurative di riferimento a proseguire il rapporto, poiché – a giudizio di queste ultime – il premio pagato negli anni precedenti non era congruo rispetto all'ammontare dei risarcimenti elargiti nel corso del tempo, a seguito di numerosi e ripetuti fortunali ed eventi estremi sul territorio;
    oggi in Emilia Romagna la situazione risulta ulteriormente aggravata da una serie di eventi: lo straripamento dell'Idice, nel Budriese, l'esondazione del Canale Diversivo in località Canaletto, a Finale Emilia (Modena), le numerose golene allagate con gravi danni alle attività economiche e/o agricole. La lista potrebbe continuare con le calamità che hanno investito la Liguria, il Piemonte, la Calabria, le mareggiate sulle coste italiane, l'altra marea di Venezia, etc.;
    sempre più spesso, quindi, gli enti locali sono costretti ad accettare l'offerta di una seconda compagnia assicurativa, trovandosi in situazioni di difficoltà dopo il passo indietro del loro broker di fiducia: i comuni devono così accettare polizze con premi assicurativi maggiorati che, ad esempio, per alcuni comuni emiliani sono lievitati fino al 10 per cento in più del valore dello scoperto, con un contestuale significativo aumento (fino a dieci volte di più) del valore del minimo del danno;
    in tale contesto i comuni già flagellati dagli eventi atmosferici estremi saranno costretti ad un ulteriore esborso economico per assicurare il proprio patrimonio quando le compagnie assicurative non mantengono invariate le condizioni delle polizze a seguito di eventi estremi ripetuti nel tempo,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di individuare misure, anche di carattere normativo, volte a calmierare l'incidenza delle polizze « All risks» o comunque necessarie per assicurare il patrimonio pubblico di competenza degli enti locali colpiti da eventi atmosferici estremi, specie se ripetuti nel tempo, a fronte di ventilati aumenti dei premi assicurativi proposti dai broker, prevedendo eventualmente un contributo a fondo perduto in favore di ciascun Comune che ne faccia richiesta per sostenere in parte i maggiori costi necessari al rinnovo della polizza assicurativa.
9/2305/97. (Testo modificato nel corso della seduta) Piastra, Andreuzza, Binelli, Colla, Dara, Galli, Guidesi, Pettazzi, Cavandoli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

premio d'assicurazione

comune

contratto assicurativo