ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/02305/094

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 282 del 23/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: PATASSINI TULLIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 23/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LATINI GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 23/12/2019


Stato iter:
23/12/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/12/2019
MISIANI ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 23/12/2019

ACCOLTO IL 23/12/2019

PARERE GOVERNO IL 23/12/2019

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/12/2019

CONCLUSO IL 23/12/2019

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/02305/094
presentato da
PATASSINI Tullio
testo di
Lunedì 23 dicembre 2019, seduta n. 282

   La Camera,
   premesso che:
    l'articolo 1, comma 314, del provvedimento in esame prevede un incremento di autorizzazione di spesa al fine di rafforzare ed ampliare la strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese e il successivo comma 316 introduce alcune misure volte a rafforzare la disciplina sulle Zone economiche speciali (ZES);
    nei territori colpiti dal sisma, e in particolare nei comuni di cui agli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, la crisi economico-sociale-demografica già esistente prima dei gravissimi fenomeni sismici si è acuita in modo esponenziale in quanto i residenti e gli amministratori locali si trovano a dover affrontare sotto il profilo etico, relazionale, sociale, patrimoniale ed imprenditoriale la catastrofe del sisma che ha interessato e continua ad interessare queste zone. Giova ricordare, infatti, che la sequenza sismica che ha interessato l'Appennino centrale, tra il 24 agosto del 2016 e il 18 gennaio 2017, non è ancora conclusa (rapporto INGV a tre anni dal terremoto) e costituisce la manifestazione più significativa nella storia moderna dell'Europa in termini di rilascio totale di energia, del numero degli eventi sismici (più di 110.000 eventi) e di estensione dell'area colpita, con evidenti riflessi sul tessuto sociale ed economico;
    oggi la zona del cratere è un'area depressa: i dati macroeconomici relativi quantomeno alla regione Marche (quella più colpita dal gravissimo sisma del 2016), anche nel periodo precedente il sisma del 2016 indicavano un trend negativo dell'economia della regione e nel 2017 il dato sulla crescita è stato il peggior risultato di tutte le regioni d'Italia secondo solo a quello del Molise;
    è evidente che una situazione di tal genere deve essere necessariamente affrontata con misure di natura straordinaria che favoriscano la ripresa economica, anche e soprattutto mediante la realizzazione di nuovi investimenti;
    sarebbe pertanto utile adottare un piano di rilancio che coniughi le misure già previste per la zona franca con la creazione di una Zona economica speciale sisma (ZESs) al fine di favorire lo sviluppo sociale e la rigenerazione urbana, in chiave speciale, eccezionale e urgente;
    l'obiettivo è quello di accelerare lo sviluppo economico del territorio soprattutto attraverso l'insediamento di specifici comparti di attività economica, l'adozione di nuove soluzioni tecnologiche, il miglioramento della competitività e la creazione dei nuovi posti di lavoro. Il livello delle agevolazioni potrebbe essere modulato a seconda delle zone, tenendo presente i diversi fattori che le caratterizzano e puntando sull'offerta di terreni per gli investimenti nell'area, su un miglioramento delle infrastrutture stradali, sulla presenza di immobili industriali/commerciali, su un mercato del lavoro competitivo con manodopera qualificata e su una burocrazia semplificata. Tutto ciò consentirebbe la creazione di un'area appenninica con forte vocazione allo sviluppo grazie al superamento delle barriere che la conformazione del territorio impone;
    queste misure darebbero una spinta eccezionale all'economia delle aree del centro Italia oggi fortemente penalizzate dal sisma: si pensi ai vantaggi che si registrerebbero nelle attività di trasformazione alimentare (produzione di prodotti a base di carne, prodotti di frutta e verdura, la produzione di spiriti, la produzione di alimenti surgelati, lavorazione dei cereali), nei servizi informatici, nei diversi settori produttivi dal tessile al calzaturiero, nella produzione del legno e dei materiali da costruzione, nello scambio di beni e servizi e soprattutto nell'implementazione di tutto un indotto legato alla cultura scolastica ed accademica di eccellenza;
    il sistema di agevolazioni potrebbe consentire ad investitori anche stranieri la creazione di sedi delocalizzate della propria impresa oltre alla creazione di nuove strutture (ricettive e no di pubblico spettacolo e altro) che, ruotando intorno al mondo delle università e degli istituti scolastici, siano di supporto per l'avanzamento di poli accademici e scolastici di eccellenza nei servizi (con strutture, mense, strutture ludiche e di svago, e altro). Sono punti forti che giustificherebbero investimenti nell'ampio territorio del cratere, anche in ragione del suo ottimo posizionamento geografico al centro del Paese,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di individuare un modello sperimentale – da applicare in futuro anche ad altre zone colpite da gravi eventi calamitosi – di Zona economica speciale, modulata sulle esigenze delle aree del centro Italia colpite dal sisma (ZESs) al fine di arrestare il declino economico e sociale della vasta area interessata dal sisma del 2016 e lo spopolamento di queste zone la cui storia e il cui patrimonio artistico, culturale e naturale rappresentano una grande ricchezza per tutto il Paese.
9/2305/94. (Testo modificato nel corso della seduta) Patassini, Latini, Paolini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

creazione di posti di lavoro

disastro naturale